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Afrika Jipe Moyo. Nuove notizie dal Kenya

La nuova puntata della newsletter con le ultime novità. Di ritorno da un viaggio in Kenya

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Una delle immagini del recente viaggio in Kenya Una delle immagini del recente viaggio in Kenya © Afrika Jipe Moyo
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"Cari amici, sono tornata dal Kenya e vi aggiorno sull’esito del viaggio che aveva la priorità di verificare sul campo se era percorribile il progetto del pozzo per la Huruma Children’s Home". Inizia così la nuova puntata della newsletter di Afrika Jipe Moyo, che riceviamo da Antonella Bertaccini:

Ho conosciuto la nuova superiora, suor Leena, giovane e dinamica con la quale il feeling è stato reciprocamente immediato. Mentre suor Lissy, trasferita a Nairobi è venuta ad accogliermi all’aeroporto al mio arrivo.

A Wamba suor Leena, che ha preso le redini del progetto, mi ha illustrato come lei ha pensato di agire cercando la via migliore affinchè tutto vada a buon fine. 

In seguito alle nostre considerazioni sulle lacune e relativi suggerimenti sul primo Studio geologico effettuato da una Compagnia specializzata, suor Leena ha chiesto un secondo Studio ad un’altra Organizzazione con esperienza consolidata nella zona Samburu dove trovare l’acqua è molto difficile: la Samburu Water Project. Dopo aver fatto il sopraluogo le è stato confermato che vicino alla struttura è effettivamente molto difficile trovarla, ma spostandosi di cinquecento metri verso il fiume, sempre sul loro territorio, le probabilità sono molto più alte. Questa Organizzazione benefica sarebbe disposta a eseguire la trivellazione, fare l’analisi dell’acqua e mettere la pompa, ma c’è bisogno poi, di chi porti a compimento l’opera realizzando la canalizzazione per far arrivare l’acqua alla Casa e possibilmente installare anche pannelli solari per garantire il funzionamento costante della pompa in quanto spesso manca l’energia elettrica. Suor Leena propone quindi una partnership che in sinergia realizzi il progetto. Credo che la collaborazione sia un fattore positivo per più di un motivo, in primis il sollevarci dalla pesante responsabilità di trovare l’acqua, l’incognita più insidiosa e reale a Wamba e aspetto difficile da controllare dall’Italia; inoltre una progettazione più sensata e con distribuzione equa dei relativi costi. Mentre la Samburu Water Proiect sta già procedendo con la richiesta dei permessi necessari, sono d’accordo con suor Leena di farci avere il preventivo della canalizzazione. Il pozzo si farà. 

Nel Nord Kenya ho trovato una situazione estremamente drammatica per la siccità. Da due anni non piove, la gente dice che mai aveva visto l’ambiente così arido, nei fiumi in secca le donne scavano profonde buche per trovare un po’ d’acqua percorrendo chilometri a piedi. Gli animali non trovano più pascoli, tutto è riarso. Il protrarsi della carestia ha affamato i villaggi dove la penuria di cibo e acqua ne ha aggravato l’indigenza e dove le persone vivono di stenti. Un dramma nel dramma dopo la pandemia e la convivenza con malattie ancora endemiche.

Durante la mia permanenza ho visitato tutte le realtà che supportiamo e incontrato: p. Joseph a Wamba, suor Alice con i ragazzi di strada e suor Silvia all’orfanotrofio; il gruppo delle donne Naipilipil di Wamba contro le mutilazioni genitali femminili e quello di My Samburu Women di Lodungokwe impegnati in un percorso comune di promozione della dignità delle donne; il Centro Nomadic a Wamba che accoglie bambine salvate dall’essere date in spose dall’età di nove anni, padre Jimmy colombiano della missione di Lodungokwe e le scuole dei bambini pastori; Nasha, Vivian e Sinapei le bambine orfane che sosteniamo a Wamba; Suor Agnes alla Naro Moru Disabled Children’s Home dove operano bambini con gravi malformazioni agli arti; suor Lissy a Kitengela vicino a Nairobi nella casa Bethsaida che accoglie donne anziane e disabili abbandonate, e infine a Westlands a Nairobi padre Antonio Bianchi centenario, amico carissimo dalla tempra inossidabile e personaggio straordinario.

Un viaggio dai ritmi serrati, impegnativo e faticoso, ma necessario. Un viaggio di incontri che ha consolidato amicizie e ne ha aperte di nuove. Ricchissimo come sempre…

Afrika Jipe Moyo in ogni realtà suddetta ha portato significativi segni di sostegno: una donazione a Wamba per il cibo ai villaggi, a Embu per il sostentamento della Liviero Home che accoglie i ragazzi di strada e per il latte necessario ai neonati dell’orfanotrofio, alla Huruma Children’s Home medicinali e donazione per le spese vive, al gruppo delle donne Naipilipil donazione per acquistare una macchina per fare il pane, a suor Lissy piccola donazione per la sua Casa accoglienza, a p. Jimmy donazione per le scuole dei bambini pastori, inoltre distribuito materiale scolastico nelle scuole e vestiti, offerto la cena ai settecento bambini e giovani venuti alla commemorazione di padre Franco e padre Charles a Wamba. 

Tutto questo è stato possibile grazie alle donazioni piccole o grandi degli amici che ci supportano con fiducia e alle nostre iniziative per raccogliere fondi. 

Ora in cantiere l’ambizioso, ma vitale e quindi bellissimo progetto del pozzo per la Huruma Children’s Home. Vogliamo sperare che ancora sarete al nostro fianco perchè tutti insieme sarà più facile farlo diventare una luminosa realtà.

Permettetemi un plauso alle donne con cui collaborare è davvero entusiasmante, la loro forza, la loro fede, la loro energia ed intelligenza, la loro solarità e serenità le rendono donne straordinarie. Vivere le loro realtà è eroico. Essere loro amiche, condividere e collaborare con loro una ricchezza e un grande privilegio. Con queste donne cerchiamo di alleviare le tribolazioni di tante persone con uno sguardo particolare alle donne africane la cui vita è durissima e davvero inimmaginabile. 

“Se le donne abbassassero le braccia, il cielo cadrebbe”

Proverbio africano

Presto sarà Natale, anticipo gli auguri di serene feste a tutti. Antonella Bertaccini (presidente)

 

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