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Il re degli appalti, accusato di camorra, vince una gara nelle scuole di Firenze

In ballo oltre 1.5 milioni di euro. La procedura del sorteggio lo premia.

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scuole scuole © OkNews24
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Mentre la città e il Primo Cittadino battibeccano sull'offesa razzista, i cori e lo striscione dei tifosi in curva Fiesole domenica nel corso della partita di campionato Fiorentina - Udinese, la città e soprattutto la sua amministrazione avrebbe ben altre cose a cui pensare.
La notizia arriva dal quotidiano on line Caserta.Net che a quanto pare conosce le dinamiche della aggiudicazioni anche del comune di Firenze più di quanto non le conosciamo in città dato che nessun quotidiano fiorentino ha riportato la notizie che non deve far dormire sonni tranquilli. Ecco di seguito il testo dei colleghi casertani.

"Che gli imprenditori casertani da tempo siano interessati alle aggiudicazioni in Toscana è cosa nota, ma è di ieri la notizia che Raffaelle Pezzella si è aggiudicato la manutenzione scolastica in diverse scuole fiorentine tramite la procedura del sorteggio, che può dare un’immagine di totale trasparenza alla gestione dell’appalto, ma i precedenti sui numeri fortunati che vedono coinvolto proprio lo stesso imprenditore destano qualche preoccupazione si legge su Caserta.net che poi prosegue.

È capitato, però, che soggetti spesso provenienti dall’agro Aversano venissero indagati e processati perché soggetti legati alla criminalità organizzata e, quindi, in questi casi spesso abbiamo scritto e raccontato nell’interesse del clan di Casalesi per il centro del nostro Paese.

Per la direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Raffaele Pezzella, ad esempio, è un imprenditore che, oltre a corrompere dirigenti e funzionari pubblici casertani, è un businessman di fiducia del clan dei Casalesi.
Dalle indagini, quelle relative al caso gare truccate alla provincia di Caserta, sarebbe emerso che Pezzella pagava una quota fissa agli Schiavone sui lavori vinti truccando gare o ricevendo l’aiuto del clan, secondo quanto ha dichiarato Nicola Schiavone, figlio di Sandokan, e per anni reggente della famiglia.

Un imprenditore, quindi, corruttore, colluso con la camorra, ritenuto capace di rimpolpare le casse del clan, grazie ai lavori che vinceva nelle varie amministrazioni pubbliche, secondo la tesi dell’Antimafia.

Tornando sulla questione del centro Italia, quindi, non siamo particolarmente sorpresi di vedere la società Costruzioni Generali Sud quale vincitrice di una procedura di gara da oltre un milione e mezzo di euro per alcuni lavori di manutenzione in scuole gestire dal comune di Firenze.

Per l’Antimafia di Napoli, la CGS è di proprietà di Pezzella, mentre Carmine Petrillo, 41enne di Caserta e formalmente amministratore della ditta, sarebbe stata una testa di legno.
Al Pezzella, quindi, sarebbero andati i lavori per l’adeguamento normativo di sicurezza statiche sismica degli edifici che ospitano le scuole Montagnola, Anna Frank, Calvino, Catia Franci, Palloncini, Pinolo, Pilati e Colombo, tutti ricadenti nel comune di Firenze.

La CGS, società presente alle quindici invitate per sorteggio, si è aggiudicata questi lavori nel giugno del 2021, grazie a un ribasso del 22% su un importo di lavori pari a 1 milione e 751 mila euro.
Qualcuno potrà pensare, ma se si è trattata di una scelta scaturita da un sorteggio, di che si sta parlando?
Al momento di nulla, non ci sono accuse in questo articolo, raccontiamo dei movimenti che fa un imprenditore che ha di certo una fama, una notorietà, non esattamente limpida e cristallina, ma pur sempre una notorietà.

Però, dobbiamo ricordare sempre che nell’inchiesta della DDA che due mesi fa ha portato in carcere Pezzella, poi scarcerato, le accuse riguardavano un presunto accordo con l’ingegnere tecnico al comune di Calvi Risorta, Piero Cappello, per truccare il sorteggio ASMEL, in modo da far sfidare nella procedura d’appalto imprese di Pezzella o influenzabili dall’imprenditore.

E non essendo il caso Calvi l’unico che vede dei sorteggi che per gli inquirenti sono stati truccati in questi anni (vedi il caso Caserta-Savoia), resi fasulli, escludere a priori l’ipotesi di una manomissione quando si scrive di in casi del genere non sarebbe un atteggiamento intellettualmente onesto, così come dire, al contrario, che o Pezzella o i dirigenti del comune di Firenze, ad esempio coloro che hanno firmato i documenti di gara, Rita Mantovani, Marco Lo Giudice e Michele Bazzani, rispettivamente dirigente del servizio amministrativo Opere e Lavori Pubblici, responsabile regolarità giuridica e responsabile contabile al comune capoluogo toscano, abbiano truccato questa gara milionaria."

 

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