Assalto alla diligenza in Alto Mugello. E altre cronache di anni 'pericolosi' © n.c.
Una cronaca di altri tempi. La storia di un assalto alla diligenza sul Passo della Colla a fine '800, che ha stimolato la redazione (in particolare il nostro collaboratore Aldo Giovannini) a ricostruire la cronaca di alcuni episodi del genere e di quegli anni 'pericolosi'. Da non perdere: Il direttore di OK!Mugello, Nicola Di Renzone, ci ha fatto pervenire giorni indietro un articolo pubblicato dal quotidiano “Italia” di Torino, datato 21 maggio 1872 che cita un trafiletto de la Nazione di Firenze ( che alleghiamo) dove si parla di alcuni briganti che fermarono sul passo della Colla una diligenza e con i fucili spianati rubarono ai malcapitati passeggeri, una tal Galli di Marradi e un tal Zavagli di Bologna, la bella somma di lire 1.000 fra denaro e gioielli. L’episodio fu denunciato ai Carabinieri di Borgo San Lorenzo che avviarono le…indagini; terminiamo qui poiché onestamente non sappiamo come andò a finire. L’amico Di Renzone ci ha chiesto se avevamo notizie se nei passi appenninici fossero accaduti simili gravi episodi nel corso degli anni. Effettivamente, sia nel Passo della Futa, del Giogo e della Colla, in un periodo dove le lontananze dai centri abitati era notevole, salvo piccolissimi agglomerati o case sparse nei contrafforti appenninici dove segnatamente soggiornavano boscaioli, carbonai e braciai o legnaioli, ogni tanto qualche diligenza, qualche carrozza, qualche calesse o anche viandanti a piedi, venivano fermati e derubati, sotto il terrore delle armi spianate. Ricordiamone qualcuno; nel 1823 sui tornanti della Futa un ragazzo di nome Luigi Calzolai partì a cavallo a Loiano giorno di mercato per comprare il sale per la bottega di suo babbo di Scaricalasino in quel di Firenzuola. Durante il viaggio il giovane fu assalito ed ucciso da un brigante che gli rubò tutti i denari che aveva cucito nella tasca. Un episodio che scosse per molti anni la gente di quei luoghi. Nel 1880 sul Passo della Sambuca alcuni commercianti di Palazzuolo sul Senio (Gaspare Pifferi, Neri Dal Cozzo), provenienti da Borgo San Lorenzo con i loro calesse dove erano stati al mercato delle grasce, furono assaliti da alcuni briganti nascosti dietro le macchie. Il Pifferi riuscì a fuggire e mentre il Del Cozzo fu depredato di tutti i denari che possedeva. Nel 1896, avvenne un fato molto grave sul passo del Giogo presso Osteto vicino alla Badia di Moscheta. Un uomo armato di fucile a due canne tentò prima di avvicinare una bambinetta che lavava i panni sul Rovigo per mettergli le mani addosso accarezzandola e poi tentò di derubare una donna accorsa in aiuto alla ragazzina. Gli urli della donna fecero fuggire il malvivente, ma gli uomini accorsi dai campi lo presero per la collottola e lo portarono a suon di botte dai carabinieri di Firenzuola. Anche un signorotto di Palazzuolo sul Senio, ai primi del ‘900 (1910) con la sua automobile (la prima del paese romagnolo), mentre saliva la Colla dalla parte di Marradi (la Sambuca all’epoca era una strada quasi poderale), per portarsi a Borgo San Lorenzo fu fermato da tre malandrini e …spogliato del tutto. Nel bel libro “La Futa una strada nella storia” (fuori commercio), cioè la storia della Regia Strada Bolognese, da Bologna a Firenze, si leggono alcuni episodi di questo tipo, avvenuti in quel territorio nel corso degli anni e segnatamente fra ‘700 e ’800. Come sopra scritto, chissà nelle pieghe dei registri pretorili, quanti di questi episodi saranno accaduti, terminiamo ricordando che subito dopo la seconda Guerra Mondiale (1945/46), un gruppo di giovani di Borgo San Lorenzo (la Banda denominata “Tarabai”!!), non trovarono di meglio che appostarsi al Passo della Colla e al Passo del Muraglione derubando le persone che passavano, le poche automobili o qualche raro autobus di linea. Scoperti dai carabinieri e denunciati, passarono qualche anno nelle patrie galere. Ecco brevemente quel che sappiamo. Il trafiletto dove si ricorda l’assalto alla diligenza al ponte dè Forconi sul Passo della Colla Ecco come apparve al pittore francese Luis Colet, l’abitato di Loiano (1840) al tempo dell’assassinio del giovane Luigi Calzolai da parte di un brigante La classica immagine di tre briganti nella seconda metà dell’800.



ALFREDO
Simpatica e tragica questa rievocazione storica.