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Boom gioco d'azzardo, anche fra i minori

Un fenomeno che preoccupa. Ecco cosa ne pensano gli psicologi

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Pericolo gioco Pericolo gioco © by stokpic from Pixabay
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Non si chiameranno casinò perché la legge italiana non lo consente per un perbenismo di facciata, ma si chiamano sale giochi o sale slot e sono disseminate un po' ovunque e anche se il nome è diverso la sostanza non cambia.

Grandi locali, luminosi, attrattivi, belli, spaziosi, accoglienti, col bar e divanetti all'interno e senza orologi al muro che invitano ad accomodarsi e passare ore dove tanti, anzi troppi e ahimè tanti minori passano le loro giornate e rovinano se stessi e le famiglie.  Ma la trappola corre anche in tabaccheria anche se la si sottovaluta un po' troppo, o sulla rete.

“I numeri dei minori in Toscana sono preoccupanti, emerge come il gioco d’azzardo sia una pratica diffusa tra i giovani dai “gratta e vinci” alle criptovalute. Famiglie, scuola e istituzioni, con l’aiuto dei professionisti sociosanitari devono lavorare insieme per fermare questo fenomeno”. A dirlo è la  presidente dell'Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino.

“È troppo facile per un minore accedere al gioco d’azzardo, specialmente sul web: adesso ai ragazzi vengono promessi guadagni rapidi anche tramite nuove forme di scommesse come il trading online” afferma Caterina Primi, professoressa ordinaria del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze. 

“Fra i fattori di rischio – dice Primi - emerge che i ragazzi sono convinti di potersi garantire un futuro tramite una vincita fortunata, bisogna aiutarli a decostruire questa percezione errata e insegnargli a ragionare correttamente sui rischi e le probabilità”.
“Nell’ambito del progetto PRIZE partito nel 2019 e ancora in corso – ha concluso – abbiamo incontrato 4000 ragazzi toscani nelle scuole secondarie di secondo grado per promuovere la prevenzione: quella che si profila è una situazione ad alto rischio su cui bisogna cercare di intervenire in fretta con un approccio multidisciplinare”.

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