OK!Firenze

Borgo San Lorenzo - Ristorante "La Pergola" un aneddoto di tanti anni fa

“Stierle” e l’impresario di una Casa di Mode di Firenze

Abbonati subito
  • 935
Un collage di due modelle fotografate sulla scalinata interna dell’Hotel La Pergola.  La ringhiera liberty è ancora  là, basta entrare per osservarla Un collage di due modelle fotografate sulla scalinata interna dell’Hotel La Pergola.  La ringhiera liberty è ancora  là, basta entrare per osservarla © (Foto Avv. G. Ungania – Collezione A.Giovannini)
Font +:
Stampa Commenta

Il restauro della facciata del vecchio “Restaurant La Pergola” ha  avuto un incredibile successo di letture segno che  i borghigiani  amano ancora quelle che sono state le tradizioni di una volta nel nostro paese.

Ecco un simpatico aneddoto tramandato per molti anni accaduto nel 1910. In  quell’anno al  Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo si tenne una sfilata di moda di una nota Casa di Firenze, davvero impensabile e incredibile  per quei tempi, anche se il Giotto era strapieno della media ed alta borghesia borghigiana.

Al termine della sfilata  l’impresario e lo stuolo di ragazze  furono ospitate nelle camere de “La Pergola”, come  dimostra in modo inequivocabile alcune immagini dell’Avv. Giuseppe Ungania (l’Alinari del Mugello), sempre pronto ad immortalare eventi  ed avvenimenti. 

La mattina successiva verso le cinque, quindi  molto presto, un piccolo artigiano di Borgo, Pietro Gherardi soprannominato “stierle”  che aveva la bottega di falegnameria (era un bottaio) proprio davanti all’Hotel (ai tempi nostri era la bottega di Rolando Cammelli), iniziò il suo lavoro, con il suo garzone,  cominciando a battere forte  di martello, parlando poi – come era uso anticamente - a voce alta. Dalla camera centrale dell’Hotel si aprì la finestra ed apparve l’ìmpresario  con un vestaglia tutta damascata urlando.- “buon’uomo fate meno baccano ci stiamo riposando!!!.

Il buon “stierle”, alzò il capo e di rimando gli disse sempre a squarcia gola:  “sa  a fareee i…cambiooo -!!”Piccoli grandi personaggi di un Borgo ormai  lontano nel tempo e nello spazio, ma che con  loro dire e il loro fare,  hanno lasciato, se ancor se non più visiva, una impronta  di borghigianità in questo paese!

Lascia un commento
stai rispondendo a