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Centrodestra e civici per il cambiamento: "Le criticità del bilancio previsionale della città metropolitana dopo la stagione del PNRR"

Le entrate da servizi e cessione di beni dell’ente risultano inferiori del 22%, mentre la copertura delle utenze delle...

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Il bilancio di previsione approvato dal Consiglio metropolitano evidenzia una situazione finanziaria caratterizzata da elementi di fragilità strutturale, con ricadute potenzialmente rilevanti sulla capacità amministrativa dei prossimi anni. Nonostante l’approvazione sia avvenuta con una larga maggioranza, il gruppo “Centrodestra e civici per il cambiamento” ha espresso voto contrario, richiamando l’attenzione su ombre e criticità che emergono con chiarezza nella documentazione presentata. Il termine ormai prossimo della fase di massima operatività dei fondi PNRR, prevista per il 2026, segna infatti un punto di svolta, prefigurando un brusco ridimensionamento delle possibilità di investimento dell’ente.

Secondo il quadro previsionale, le entrate destinate agli investimenti subiranno un drastico calo nell’immediato periodo post-PNRR: dai 137 milioni attesi per il 2026 si scenderebbe a 27 milioni nel 2027, fino a toccare i 17 milioni nel 2028. Una riduzione dell’80% che comporterebbe un sostanziale azzeramento della capacità di realizzare opere pubbliche strategiche. Parallelamente, anche le spese correnti mostrano una tendenza negativa, con una contrazione stimata di 4,9 milioni nel 2026 e di 5,2 milioni nel 2027. Tale ridimensionamento pone interrogativi su quali servizi verranno sacrificati rispetto ai livelli garantiti nel 2025.

Dal punto di vista degli equilibri di bilancio, si registra un disavanzo di 18 milioni nella parte investimenti, compensato in modo solo nominale da un avanzo equivalente nella parte corrente. Tale avanzo viene destinato principalmente alla manutenzione viaria e all’edilizia scolastica. Proprio in quest’ultimo ambito emerge una voce di spesa considerata problematica dal gruppo consiliare: i 7 milioni previsti per la ristrutturazione di un immobile in via Pergolesi destinato a fungere da scuola temporanea. Una somma giudicata sproporzionata se confrontata con i costi necessari per la realizzazione di un nuovo edificio scolastico.

La previsione delle entrate derivanti dalla fiscalità locale mostra inoltre un calo dei proventi da IPT e imposta RCA, mentre aumenta il gettito del tributo ambientale, pari al 5% della Tari versata dai Comuni. Tale tributo viene definito poco equo, in quanto non distingue tra amministrazioni virtuose nella raccolta differenziata e quelle meno efficienti, un problema che potrebbe acuirsi con il passaggio da Tari a Taric. Preoccupano anche i dati relativi alle sanzioni del codice della strada: a fronte di uno stanziamento di 10 milioni di euro, si prevede l’effettivo incasso di poco più della metà.

Le entrate da servizi e cessione di beni dell’ente risultano inferiori del 22%, mentre la copertura delle utenze delle palestre in orario extrascolastico raggiunge solo il 31%. Sul fronte del personale, la spesa cresce di oltre 3,1 milioni di euro rispetto al 2025, pari a un incremento del 16%. Se tale andamento non verrà riequilibrato, nel 2027 e 2028 si rischia di superare il limite normativo di incidenza della spesa, con conseguente blocco del turnover. A tutto ciò si aggiunge un accantonamento al fondo contenzioso superiore agli 11 milioni di euro, indicatore di un elevato numero di procedure legali con rilevante grado di rischio.

Nel complesso, il gruppo “Centrodestra e civici per il cambiamento” interpreta questo bilancio come un documento segnato da incertezze e da una prospettiva di rallentamento operativo, ponendo l’interrogativo su quale sarà l’effettiva capacità amministrativa della Città metropolitana una volta terminata la stagione straordinaria dei finanziamenti PNRR.

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