OK!Firenze

Campo di Marte, alcune riflessioni sul Poc dopo l'incontro pubblico di venerdì

Le questioni che non ci convincono.

  • 129
Lo stadio di Firenze Lo stadio di Firenze © per gentile concessione di Jacopo Bianchi
Font +:
Stampa Commenta

Ad alcuni giorni dalla presentazione del Piano Operativo da parte del Sindaco (con delega al l'urbanistica), del Presidente Pierguidi e tecnici del comune di Firenze ai cittadini di Campo di Marte venerdì scorso all'Affrico e l'incontro di oggi pomeriggio con lo stesso tema fra i comitati dei cittadini di Firenze in Palazzo Vecchio ospiti nella Sala di Firenze Capitale del Presidente del Consiglio Luca Milani ci sorgono quasi spontanea alcune riflessioni che bonta nostra non sono solo farina del nostro sacco, ma frutto dell'ascolto dei cittadini.

Il primo grande tema da affrontare, primo per importanza ma quasi ignorato dai più è sull'opportunità stessa di questo piano adesso, in questo momento storico.
Il motivo è molto semplice.
Appena lanciata la fase di ascolto e consultazione l'Italia e il mondo intero sono stati investiti dalla pandemia e alla fine della fase emergenziale i fiorentini si sono ritrovati con il piano pronto solo per essere raccontato alla città.
E' stato definito solo nelle stanze della politica?
Ai cittadini rimane l'amaro in bocca perchè quella partecipazione democratica annunciata si è risolta in sole riunioni on line: unica modalità prevista dal covid è vero, ma assolutamente limitante rispetto al confronto fisico e visivo magari con sopralluoghi mirati.
Non sarebbe stato più opportuno dato che di pandemie non c'è frequenza posticipare il tutto?

Dopo questa prima grande domanda veniamo al nocciolo e parliamo dello stadio e dell'area esterna. 

Non ci sono passi indietro sulla riqualificazione dello spazio fuori dallo stadio; quello che non era stato mai progettato né raccontato ai cittadini.
Perché non si sapeva di questo stravolgimento dell'area esterna? Cosa ne sarà delle società sportive "sfrattate" che svolgono prima di tutto una funzione educativa e sociale?

Al suo posto un grande albergo a quattro stelle e un centro commerciale coperti da un tetto verde che porterà alla realizzazione di un immenso parco comprendente i giardini attuali con un'area verde totale di 55.000 metri quadrati.
I cantieri saranno poco impattanti rassicurano, dal momento che, è stato detto, si userà molto la ferrovia per far arrivare i materiali.
Strada ferrata entrata nel merito dei discorsi anche per la conferma, da parte di Ferrovie dello Stato, del prolungamento del sottopasso che finalmente da via Mannelli sbucherà al Campo di Marte.

Molti dubbi e perplessità permangono sul nuovo parcheggio in largo Gennarelli / via Campo d'Arrigo e che servirà non solo per i grandi eventi allo stadio ma anche per la fruibilità della stazione di Campo di Marte dal momento che allo stato attuale non esiste un parcheggio dedicato, anomalia incredibile nella progettazione della città.
Dov'è sarà esattamente? Come sarà il flusso di entrata e uscita delle 2000 auto ospitabili? Perché non esiste nessun rendering di questo manufatto?
Eppure sarebbe interessante capire e comprendere come sarà gestito il flusso viario, specie in occasioni di grandi eventi in entrata e uscita di un mega parcheggio collocato in una strada molto stretta e con poche vie di entrata e uscita.

Lo stadio "provvisorio" al Padovani è quasi un fulmine a ciel sereno.
Abbiamo sentito dire dal sindaco Nardella dapprima che i lavori allo stadio si sarebbero fatti a lotti permettendo alla Fiorentina di poterci giocare salvo poi cambiare idea e annunciare che per almeno due stagioni la Fiorentina avrebbe dovuto giocare lontano dal Franchi. E' vero che avevamo sentito dire anche che lo stadio si sarebbe fatto nell'area della Mercafir ma tant'è... Il nostro sindaco ci ha abituato alle sorprese ma su questo tema, che impatta ancora fortemente sul quartiere in un'area che sarà ampiamente cantierizzata preoccupa e non poco.
Il Campo di Marte è abituato a tutto ma affrontare contemporaneamente il cantiere dello stadio, quello della tramvia e non dimentichiamo quello del Ponte al Pino in calendario anch'esso nel 2024 pare davvero troppo...
Anche perché al momento cronoprogrammi non ci sono.

Sulla tramvia niente di nuovo rispetto a quello che già sappiamo. Non ci sono ed era assolutamente prevedibile nonostante le prese di posizione (tardive) di un comitato passi indietro e si procederà con la linea 3.2.2 che molti residenti aspettano con curiosità.

Saranno oggetto di una totale riqualifica anche via Lungo l'Affrico e viale de Amicis strade martoriate da buche e rattoppi e dove quasi quotidianamente i cittadini cadono riportando anche danni seri. Strade che in oltre cinquant'anni non sono mai state riqualificate.

 

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a