Le Cento Case a Ronta una splendida pagina culturale © n.c.
Non è facile scrivere una recensione di uno spettacolo. Qualche volta si corre il rischio di cadere nella retorica o, peggio, nell’adulazione. Queste due “insidie” fanno inevitabilmente - anche a non volerlo - la loro comparsa quando si cerca di descrivere un evento o un qualcosa che è piaciuto... e tanto. Come in molti sanno, nello scorso fine settimana, al Teatro del circolo “La Terrazza” di Ronta è andata in scena una rappresentazione teatrale: “ Le cento Case ”. Questa è una commedia brillante che prende ispirazione da un libro, scritto ben sessanta anni orsono, da una nota “penna” borghigiana: Amilcare Giovannini (1914-1982), poliedrico personaggio che riuscì a riunire in se non comuni doti di scrittore, giornalista, filantropo e sportivo. Amilcare Giovannini non fu solamente - e scusate se è poco - tutte queste belle cose, fu anche un attento e profondo osservatore della realtà che lo vide crescere, il paese di Borgo S. Lorenzo, protagonista di una tra le molte sue opere letterarie: “Un Mondo di Cento Case”, edita dalla borghigiana tipografia Mazzocchi nel 1954. In questo agile “libretto”, Giovannini è riuscito con singolare maestria a raccogliere e fermare sulla carta stampata numerose “scenette” proprie di un mondo semplice, circoscritto ma pur sempre affascinante e pieno di significati. Trenta “storie” dove vengono messi in risalto i vari “caratteri” e le svariate dinamiche di una colorita vita paesana. D'altronde, l’autore si ispira a fatti veramente accaduti tra le piazzette e le vie di una genuina Borgo S. Lorenzo . A Ronta, come mi accingevo a scrivere, un numeroso e divertito pubblico ha assistito con partecipazione a un “qualcosa” di veramente bello. “Le Cento Case”, rappresentazione liberamente tratta dal testo di Giovannini, messa in essere dal bravo regista Marco Paoli con la compagnia teatrale “Cantiere Senza Fissa Dimora”, è stata un vero successo. Sabato 20 settembre 2014, alla “prima”, nel teatro parrocchiale tantissimi spettatori (presente anche l’assessore Ilaria Bonanni), nonostante una importante partita in diretta, hanno seguito con entusiasmo una commedia piacevole, articolata con intelligenza e buon senso, in un palcoscenico allestito con ricercata semplicità. Lo spettacolo, mai noioso, si è articolato con la messa in opera di varie rappresentazioni ben legate tra loro da una voce narrante ed intervallate da simpatici “interludi” canori, dove i diversi personaggi, interpretati da attori non professionisti - si faceva fatica a crederlo - si susseguivano sulle scene nelle recitazione di particolari “macchiette” paesane con le loro peculiarità, pregi e difetti annessi. E così per esempio il barbiere, il ceraiolo, le popolane, il fabbro, vestiti con gli abiti del mestiere, hanno calcato il palco raffigurandoci stralci - che spesso potevano far riflettere - di una vita popolare forse più lenta, rispetto ad oggi, ma pur sempre legata agli imprevedibili meccanismi che si vengono ad innescare nei piccoli e medi agglomerati abitativi. I pettegolezzi, la gelosia, la furbizia, l’amore, il dolore, la fama, come in molti sappiamo, in un piccolo centro, hanno risvolti ed evoluzioni diverse rispetto alle grandi metropoli. Il carnevale di sentimenti e di rapporti che si creano “nel piccolo” ha tonalità variegate e più poesia, rispetto ad altri luoghi dove non si conosce neanche il nome del vicino di casa. Lo spettacolo nascondeva anche una morale che chi è nato in “paese” ha potuto cogliere meglio di altri. Si è ripetuto il tutto anche domenica 21 settembre nel pomeriggio, quando, nonostante la solita partita con la Fiorentina in diretta, non poche persone hanno potuto assistere e nuovamente applaudire allo spettacolo. Le rappresentazioni si sono chiuse con un intervento del noto giornalista Aldo Giovannini (figlio di Amilcare, buon sangue non mente), il quale ha introdotto Marco Paoli alla lettura di un emblematico brano del “Un Mondo di Cento Case”. Un plauso agli attori: Maria Cristina Rabatti ( che a ben sostituito Edy Bonaiuti Rossomandi indisposta), Lorenzo Marchesini, Francesco Russo, Massimiliano Boretti, Annalisa Roselli, Gaia Della Rosa, Enrica Giovannini (nipote di Amilcare), Samuele Toschi, Tiziana Cacciafani, Andrea Pretolani, Tommaso Lucii, Alessandra Russo, Oltjan Lamcja, Matteo Berretti, Alessandro Petruccelli (fra l’altro baritono di fama nazionale), Gabriella Vallini, Matteo Lucii, Lorenzo Consigli e naturalmente un super plauso al regista ed attore Marco Paoli. Due sole note stonate…. la prima è riferibile al rammarico che spettacoli di questo “taglio” non siano messi in scena più spesso e l’altra legata al fatto che a quanto mi dicono, dopo la ristampa anastatica - fatta eseguire a spese degli eredi di Amilcare - nel 1983, non si trovino più edizioni di “Un Mondo di Cento Case”. Sarebbe importante che qualcuno, dotato di lungimiranza, promuovesse una riedizione di queste pagine, testimonianza importante di un certo modo di vivere che non dovrebbe essere relegato nel dimenticatoio. Un momento della commedia “Cento case”; il rammentatore Matteo Lucii. Un momento della commedia; da sinistra Massimiliano Boretti, Marco Paoli, Gaia Della Rosa, Tiziana Cacciafani, Alessandro Petruccelli Un momento della commedia; Matteo Berretti ed Enrica Giovannini Un momento della commedia; Gabriella Vallini e Annalisa Roselli.



teresa
mio ricordavo di averlo, sono andata a rovistare e l'ho trovato, addirittura con la firma di Amilcare. Che bello. I miei complimenti al regista ed agli attori per aver voluto fermamente rivalutare questo autentico borghigiano.
aldo giovannini
Gentile Signor Marcello, la ringrazio di questa sua premura, ma ristampare il libro, in momenti come questi, non facile, mi creda, dopo la visione di alcuni preventivi. Durante una cerimonia in onore di mio babbo, ad un anno dalla scomparsa, fu ristampato in 500 copie e in un solo pomeriggio furono completamente polverizzate. Certo nel 1983 era un altro Borgo. Comunque vedremo. Grazie e tante cordialit
marcello
una domanda al signor Giovannini. Perch non far ristampare il libretto di suo padre!L'ho chiesto a tutte le librerie, e non solo io, ma introvabile. Grazie
Edy Bonaiuti Rossomandi
Salve Carissimo Signor Messeri, io sono l'attrice "mancante all'appello"per motivi di salute. Aver lavorato in un team di persone come quello del Cantiere di Marco Paoli, aver visto nascere questa produzione mese dopo mese, con impegno, abnegazione e l'immancabile professionalita' e sensisilita'di Marco, e'stato un onore e un esperienza unica, poiche'sia io che il mio compagno artistico e di vita Alessandro Petruccelli, proveniamo dal mondo della lirica.Il tema della commedia ci interessava e il copione era interessante e frizzante, senza cadute di stile o banalita' e quindi perche'non provare?Il risultato ottenuto, e che come si vede e'alla luce dei fatti assolutamente riuscito, non ha deluso le nostre aspettative. Speriamo ce ne siano ancora di eventi come questi e confidiamo sempre nelle strutture e nelle amministrazioni locali, che inizino a dar fiducia al teatro, quando il teatro e'fatto di gente innamorata di questa passione.L
Edy Bonaiuti Rossomandi
a storia di un borgo, di un paese e'un eredita'importante, soprattutto per i giovani, guardare sempre al passato per sapere dove andare nel futuro.Complimenti per il bell'articolo!
aldo giovannini
Caro Messeri, a nome mio, di mio fratello Renzo e dalle nostre famiglie, ti voglio sentitamente ringraziare per lo scritto che hai voluto riservare, non solo alla simpatica compagnia teatrale, ma alla figura di Amilcare Giovannini, una persona che nel suo percorso umano, sociale, cristiano, civile e sportivo, ha lasciato tante testimonianze fra scritti, articoli, recensioni, critiche darte, cinque commedie, poemi, poesie, racconti e tanto altro. Un ringraziamento particolare a tutte le persone ed agli amici, che non sono voluti mancare alle quattro rappresentazioni per seguire uno spaccato di vita vissuta di un vecchio caro Borgo, cos splendidamente impresso (come ha scritto sopra il signor Carlo ), in questo inimitabile libretto.
barbara
Buongiorno, volevo dire che ci siamo divertiti e anche un po' commossi sabato sera allo spettacolo teatrale "Le cento case" di Marco Paoli, a Ronta. Grazie anche al bel libretto di Amilcare Giovannini, che era molto amico di mio padre. Cordiali saluti
carlo
Pi che un libretto ( ora gli scrivono tutti) quello di Amilcare una poesia.E' il vero cuore del paese. Inimitabile!
giovanni
CONPLIMENTI SIGNOR MESSERI, UNA BELLA E VERITIERA RECENSIONE.