x
OK!Firenze

Un convegno a Calenzano ricorda la strage del deposito Eni e Luana D’Orazio

La Rete nazionale lavoro sicuro, presentando l’evento, sottolinea come a un anno dalla tragedia di Calenzano...

  • 14
Comune di Calenzano Comune di Calenzano © Comune di Calenzano
Font +:
Stampa Commenta

Nel primo anniversario della strage avvenuta al deposito Eni di Calenzano, la Rete nazionale lavoro sicuro organizza un convegno pubblico dedicato al ricordo delle vittime e alla memoria di Luana D’Orazio, la giovane operaia di Montemurlo morta il 3 maggio 2021 a seguito di un grave incidente sul lavoro. L’iniziativa si svolgerà martedì 9 dicembre, dalle 14.30 alle 17.30, presso Hangar 42 in via Vittorio Emanuele 42 a Calenzano, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di misure preventive più efficaci.

L’incontro sarà presieduto da Ezio Gallori, storico sindacalista e promotore della Rete, mentre la relazione introduttiva sarà affidata al medico del lavoro Vito Totire, portavoce dell’organizzazione. Seguirà una discussione aperta alla quale parteciperanno vari esperti e rappresentanti del mondo sindacale e dell’associazionismo, tra cui Carmine Abate, figlio di un operaio vittima del lavoro; Gilberto Gaudenzi di AEA Ravenna; l’avvocata Elisa Ferrarello, impegnata nel riconoscimento delle malattie professionali; Corrado Seletti dell’Associazione per il futuro delle nostre valli di Parma; e Luca Toscano dei Sudd Cobas. Le conclusioni, previste intorno alle 17, saranno dedicate ai programmi di lavoro futuri.

La Rete nazionale lavoro sicuro, presentando l’evento, sottolinea come a un anno dalla tragedia di Calenzano emerga con forza la persistenza di criticità nel sistema di prevenzione degli incidenti mortali. Secondo la Rete, le attuali strategie istituzionali non garantirebbero un livello di protezione adeguato e spesso sarebbero i lavoratori stessi a dover mettere in campo forme autonome di autodifesa. Tra gli obiettivi indicati figurano la necessità di assicurare pari condizioni di salute e sicurezza a tutti, invertire i rapporti di potere a favore dei lavoratori e promuovere assemblee territoriali dei gruppi operai omogenei per rafforzare la vigilanza sui rischi.

La Rete ribadisce inoltre l’importanza della trasparenza dei Documenti di valutazione del rischio, che dovrebbero essere resi pubblici ed esaminati preventivamente dai lavoratori, e richiama l’urgenza di affrontare le condizioni di neoschiavismo presenti in molte realtà produttive. Accanto alla prevenzione, viene sottolineata anche la necessità di garantire risarcimenti adeguati in caso di danni, ricordando l’esito giudiziario relativo alla morte di Luana D’Orazio come esempio di un sistema che necessita ancora di cambiamenti profondi.

Lascia un commento
stai rispondendo a