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Crinali Liberi - La piana si difende a partire dai monti

Veglia dalle ore 16.30 in Piazza Santissima Annunziata, Firenze sino al giorno 19,

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Eolico Mugello Eolico Mugello © n.c.
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Crinali Liberi organizza per stasera una veglia che durerà fino al 19 dicembre  - È imminente l’attuazione del Progetto eolico industriale “Monte Giogo di Villore” altamente distruttivo per l’ambiente che prevede l’installazione di 7 aero-generatori sui crinali appenninici mugellani fra i Comuni di Vicchio (Fi) e Dicomano (Fi). Se la pianura oggi piange danni e vittime è perché manca una cura della montagna, dove prevale l’abbandono e lo spopolamento anche a causa del suo sfruttamento industriale. Con i tagli aggressivi e ingenti di boschi, la scomparsa delle fonti di acqua o il loro inquinamento, la cementificazione e conseguente impermeabilizzazione dei suoli e la destabilizzazione delle strade di campagna si compromettono fortemente resistenza e resilienza delle montagne. Ciò comporta effetti a cascata a valle. Le alluvioni a maggio 2023 in Romagna, a novembre 2023 a Campi Bisenzio ne sono un esempio.

La piana si difende a partire dai monti. Italia Nostra e CAI Firenze, supportate da cittadini e associazioni, hanno presentato nel  mese di Aprile 2022 un ricorso al TAR della Toscana. Il 19 dicembre il TAR si pronuncerà sul ricorso al Progetto. Il Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani (CTCM) – Crinali Liberi propone per lunedì 18 Dicembre una veglia dalle ore 16.30 in Piazza Santissima Annunziata, Firenze sino al giorno 19, giorno del presidio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Durante la veglia sono previsti musica, pezzi teatrali, banchini informativi e mostre fotografiche, e interventi liberi. 


I crinali del Monte Giogo di Villore, in continuità con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, sono un paradiso ecologico. Antiche faggete, zona di impluvi e fonti d'acqua, frequentato da aquile reali e habitat di specie protette quali pipistrelli e gamberi di fiume. Una zona di rara biocomplessità faunistica e floreale. Il crinale ė percorso da sentieri escursionistici di pregio. 
L'accesso ai mezzi di cantiere utili alla costruzione dell'impianto eolico industriale oltre a portare devastazione su tutti i fronti, impermeabilizzando i terreni, agendo su zone fragilissime, franose ed altamente sismiche, aprirà una delle porte critiche di colonizzazione di tutti i crinali da parte  dell'industria eolica.  Ribadiamo, la piana si difende a partire dai monti. 
 

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Commenti 8
  • Alessandro

    Nel 1557 ci fu una seconda disastrosa piena della Sieve a dieci anni dalla precedente, questa distrusse il Ponte a Dicomano e TUTTI i ponti sull'Arno a Firenze, tranne Pontevecchio, dua anni dopo nel 1559 Cosimo I de'Medici vietò il taglio dei boschi entro 1 Miglio al di lá e al di qua del Crinale per evitare il ripetersi di questi disastri. (da "Il Mugello e la Sieve" G.Rodolfi) Chi dimentica il passato è condannato a rivivere i disastri. Devastare i crinali crea disastri a valle, negarlo è da terrapiattisti.

    rispondi a Alessandro
    sab 16 dicembre 2023 12:58
  • Alessandro

    La CO2 NON è un INQUINANTE bensì il prodotto del metabolismo degli esseri viventi, ogni essere vivente quando respira, animale o vegetale, espira CO2 e Acqua, che poi le piante assorbono per creare i CARBO - IDRATI , carbonio (della co2) e acqua appunto, emettendo anche Ossigeno. Questo lo si studia fin dalle scuole medie, quindi non può essere considerata un inquinante o un pericolo per l'ambiente in quanto ne è una componente VITALE ed ESSENZIALE , ma SE il problema fosse davvero la CO2 (E NON L'INQUINAMENTO VERO CHE CI AVVELENA) possiamo risolverla con la fotosintesi, ovvero le piante, che infatti al crescere della CO2 crescono di più, fenomeno chiamato Greening e rilevato anche da studi satellitari della NASA, la Terra si sta rinverdendo spontaneamente, quindi se vogliamo aiutare il pianeta dobbiamo piantare gli alberi, non tagliarli per mettere le megapalle.

    rispondi a Alessandro
    gio 14 dicembre 2023 04:45
  • CittadinoAttento

    La facciano poco lunga ‘sti comitati. A fine ‘800, primo ‘900 le montagne mugellane erano brulle. Le manutenzioni erano sui campi - lavorati - e nei fossetti che drenavano e guidavano le acque… Non mi pare funzionasse così male. I nostri boschi sono i figli dell’abbandono di cui vaneggiano ora ‘sta gente. Costoro vorrebbero la decrescita felice? Se la facciano per sé, senza diventare ostacolo inutile per tutta la maggioranza silenziosa che invece il suo fabbisogno energetico lo vuole raggiunto. E certo gli aerogeneratori non sono la peggiore fonte di trasformazione delle energie disperse nel pianeta.

    rispondi a CittadinoAttento
    mer 13 dicembre 2023 07:52
  • Tecnico del Suolo

    Il Dissesto Idrogeologico è una cosa seria, altro che farla lunga, qui si mettono a rischio i beni e le vite delle persone che vivono nella valle, se lei è attento si sarà accorto che l'acqua che piove a monte poi scende a valle, come si sono accorti i cittadini romagnoli questa primavera e i campigiani e i pratesi questo autunno. Esistono studi pluridecennali mappe del rischio, censimenti di frane e dei fenomeni franosi in atto, e le zone scelte dalla SPECULAZIONE INDUSTRIALE (che non c'entra nulla con l'ambiente e con il fabbisogno energetico delle famiglie che già oggi è abbondantemente coperto dalle rinnovabili già installate) sono zone rosse, di massima pericolosità, quindi in quei luoghi non si deve costruire NULLA, indipendentemente dal fatto che quegli impianti servano oppure no.

    rispondi a Tecnico del Suolo
    mer 13 dicembre 2023 01:52
  • CittadinoAttento

    Voi confondete le cause e gli effetti. Quando l’appennino era brullo, i corsi d’acqua erano guidati a partire dai sorgenti dei reticoli. Ora che nessuno cura più nulla, l’acqua va dove gli pare, i boschi non trattengono come dovrebbero perchè la manutenzione è inesistente o è inadeguata. Senza nulla sire della perdita di acqua alle sorgenti per via del consumo fisiologico e l’evaporazione da boschi ipertrofici per queste terre: e poi ci lamentiamo che manca acqua in estate con le falde scariche.

    rispondi a CittadinoAttento
    mer 13 dicembre 2023 11:02
  • TECNICO BASITO

    Questa dei "Boschi Ipertrofici" che prosciugano le sorgenti è da premio Oscar! Non è possibile batterla, sicuramente vince il premio Balla dell'Anno, giuro... mai sentita un'eresia così colossale, ne ho lette e sentite di notevoli, ma questa decisamente le batte tutte!! Che dire.. si potrebbe continuare a ragionare spiegando che grazie ai boschi l'acqua viene assorbita più lentamente e ricarica le falde delle sorgenti, che nelle aree disboscate la pioggia satura rapidamente la superficie e il resto scorre via causando inondazioni a valle, come già scoprirono gli scienziati del Granduca indagando sulle cause delle alluvioni, a cui si pose rimedio vietando il taglio dei boschi in montagna, ma cosa sono la scienza e la storia davanti a Giganti della Frottola di questa Statura? Quindi da domani tagliamo tutti i boschi e avremo risolto i problemi dell'ambiente e anche idrici, DA NOBEL!!!

    gio 14 dicembre 2023 04:32
  • Luca Bartolucci

    Mi spiace ma non condivido. Sono scappato dalla città 15 anni fa per ristrutturare un rudere di montagna riscaldato a legna autoprodotta. Abbiamo installato un impianto fotovoltaico con accumulo che ci consente un bilancio CO2 positivo. Vedo i nostri crinali e non mi scandalizzo per nulla che vi siano installati aerogeneratori. Quando il cambiamento climatico sarà talmente grave che la flora e la fauna tutte saranno definitivamente compromesse... chissà cosa diranno questi conservazionisti alla propria coscienza.

    rispondi a Luca Bartolucci
    mar 12 dicembre 2023 09:53
  • Alessandro

    Stia tranquillo che dell'ipotizzata estinzione della fauna e della flora a causa del clima non ve n'è traccia sui nostri monti, mentre sono REALI la DEVASTAZIONE la DISTRUZIONE di alberi, corsi d'acqua, Suoli forestali e Fauna causata dalla SPECULAZIONE INDUSTRIALE, sui nostri monti come nelle nostre valli. Flora e Fauna sono in pericolo a causa dell'azione dell'uomo, questo è verissimo, sono i veleni dei rifiuti, la cementificazione dei monti e delle valli, le emissioni di gas tossici come anidride solforosa e ossidi d'azoto, non certo la CO2 che è la base della vita sulla terra, lei stesso emette 1 kg di CO2 al giorno respirando, la CO2 è il gas rivelatore della vita , è la base della vita su questo pianeta, ci estinguiamo se la CO2 SCENDE ad un livello inferiore ai 140 ppm non se questa sale a 400 o a 800, anzi le piante crescono il DOPPIO

    rispondi a Alessandro
    mer 13 dicembre 2023 10:52