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Economia. La ripresa passa per la stabilità

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Economia. La ripresa passa per la stabilità Economia. La ripresa passa per la stabilità © n.c.
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La ripresa italiana e quella dell'area euro stanno iniziando ad avere un ritmo davvero moderato, ma sicuramente si tratta di un ritmo che è in rafforzamento in quanto riguarda comunque i miglioramenti singoli dei vari paesi.

Si tratta di un miglioramento che deve affrontare gli effetti di un sistema finanziario che ha avuto una serie di problemi che sono ricaduti sulle famiglie e sulle imprese, ma è il miglioramento dei singoli paesi che sta avendo un punto di vista positivo e sta iniziando a portare dei miglioramenti anche nel mercato globale dell'Eurozona.

Infatti, il quadro globale è rappresentato da una crescita del 1,7% di quest'anno, ma si parla di una crescita che arriverà al 1,6% nel 2008, nel 2019 in quanto va sottolineata l'importanza del dato positivo, che viene mantenuto nel corso del tempo, sebbene si temeva un peggioramento: è un rischio davvero alto in questo senso che era aumentato nell'ultimo periodo. Si tratta di una situazione che deve essere analizzata soprattutto se si apre la porta dei mercati finanziari online ed in particolare se si vuole operare nel trading online tramite una piattaforma ProRealTime.

Circa gli investimenti, infatti, si deve cercare di tenere sotto controllo quelli che sono i tassi di crescita dei singoli mercati finanziari nonché quello generale dell'Eurozona e della Banca centrale europea, delle politiche che sta mettendo in campo per mantenere sotto controllo un eventuale rischio peggioramento che viene comunque paventato, anche dagli studi di settore. I mercati finanziari, ovviamente, nell'ultima settimana sono diventati molto fragili davanti ad una serie di problemi di ordine economico. In pratica, quello che ha fermato la crescita nel 2016 in Italia è stato un po' quello che era il rischio politico: infatti, c'era una crescita tendenziale del 1,1 % nel quarto trimestre del 2016 ed in generale una crescita del 1% che era stata anche verificato da accettata dall'Unione Europea che la quantificava allo 0,9%.

Il problema è che questo dato un po' in bilico in quanto comunque si tratta di avere davanti una incertezza politica che è di origine internazionale e proviene non solo dall'esperienza della Presidenza Trump, ma anche da situazioni proprio localizzate, come quella italiana in cui comunque ci sono una serie di problemi a livello politico, che rendono un po' più debole il mercato. Deve tenere sotto controllo la situazione cercando anche di evitare magari che queste variabili possono andare ad influenzare i mercati e quindi limitare la crescita, che potrebbe arrivare allo 0,7% e quindi scendere di 0,2 punti in percentuale.

Ciò potrebbe essere una vera e propria stangata sul mercato, nonché poi un ulteriore violazione di quelli che sono i patti europei e soprattutto quelli stilati con la Banca centrale europea, che è stata molto chiara soprattutto nei confronti dell'Italia. L'ultimo monito riguarda l'obbligo di predisporre la finanziaria del 2018 e si parla di un intervento sulla spesa per evitare un aumento dell'Iva ulteriore. Il rialzo infatti, potrebbe ancora una volta intimidire i mercati e di conseguenza creare dei risvolti che andrebbero anche ad influenzare quello che sono i mercati internazionali e nazionali.

 

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