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Eolico Mugello. Su OKMugello parla il sindaco Passiatore: le ragioni del Sì. Scenari e prospettive

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Questa settimana la rubrica Parliamone, di domenica, ospita una intervista al sindaco di Dicomano e presidente dell'Unione dei Comuni del Mugello, Stefano Passiatore, in merito all'eolico in Mugello. Ecco cosa ci ha detto Passiatore in questa intervista in esclusiva realizzata da Nicola Di Renzone per OK!Mugello:

1) La parola, sull'eolico in Mugello, è passata al Governo nazionale. Se potesse rivolgere un appello a Draghi ed ai suoi collaboratori, cosa direbbe loro? 
"intanto il fatto che ne discuta un organo politico del Governo significa che la parte tecnica è stata affrontata, chiusa e archiviata. L'impianto è possibile, è sicuro, non ci sono problemi di natura tecnica, di natura idrogeologica o altro. Siamo al Consiglio dei Ministri, quindi un organo politico, perchè c'è una contrapposizione tra Regione Toscana e Soprintendenza in merito ad alcuni aspetti. Credo di non dover dire niente a Draghi. Basta leggere tutte le dichiarazioni di questi giorni circa la necessità e l'urgenza di fare due cose: installare energie rinnovabili per ridurre le emissionmi di Co2, e noi in questo caso riduciamo 40mila tonnellate l'anno di Co2 con questo impiato. E la seconda è quella di ottenere una autosufficienza energetica in modo che ci si affranchi il prima possibile da combustibili fossili e da forniture di paesi di dubbia moralità".

2)  La guerra in Ucraina ha cambiato tutto e costretto a spingere l'acceleratore sulla questione energetica e della differenziazione delle fonti. Come si declina tutto questo a livello locale?
"Penso che oggi gli impianti debbano essere valutati non solo per la necessità di produrre energia in contesti favorevoli, ma soprattutto alla luce di questa urgenza che abbiamo. Il compromesso che oggi dobbiamo cercare non può essere il compromesso che ci potevamo permettere venti anni fa. E quindi dovremo anche essere disponibili ad accogliere impianti nelle zone dove magari venti o trenta anni fa avremmo detto di no". 

3) Se l'impianto eolico sarà realizzato, quali saranno le iniziative possibili da parte del Comune per monitorarne l'impatto e la corretta esecuzione dei lavori?
"Noi viviamo in un paese dove le competenze sono ben declinate. Ogni ente che ha rilasciato un'autorizzazione ha il compito di vigilare in merito alle prescrizioni che ha indicato e sulla corretta esecuzione di quella parte dei lavori. Noi, come tutti gli altri, faremo del nostro meglio per controllare che la parte dei lavori, e soprattutto dei ripristini venga fatta a regolare d'arte. E che i lavori impattino il meno possibile sulla vita degli abitanti di Corella". 

4) Ha avuto modo di approfondire la cosa direttamente con qualcuno degli oppositori? Ha parlato con loro delle loro posizioni? Cosa ha detto loro?
"Ho parlato, francamente, quasi esclusivamente con contrari in questi anni. Quello che mi dispiace è che si continui a portare avanti delle osservazioni che partono da presupposti sbagliati. Io ho cercato di ascoltare le motivazioni e capisco chi, paradossamente, dice che dobbiamo ridurre i consumi e tornare ai consumi di qualche decennio fa, perché non ce lo possiamo più permettere. E quindi non sono necessari nuovi impianti. Capisco più loro che chi dice che oggi non dobbiamo ospitare gli impianti per la classica regola del 'Nimby' (non nel mio giardino). Su questo dobbiamo essere molto chiari. Oggi dobbiamo domandarci chi è il vero ambientalista. Oggi il vero ambientalista è chi, consapevole dei danni che produrrà il cambiamento climatico fa di tutto per favorire l'installazione di impianti di energie rinnovabili. Oggi non è ambientalista chi crea ostacoli e si contrappone all'installazione impianti di questa natura. In zone dove evidentemente chi ha il compito di decidere ha detto che sono compatibili, sicuri e che quindi non creano altri problemi se non, evidentemente, l'aspetto del paesaggio". 

5) Nella questione è intervenuto a suo modo anche Vittorio Sgarbi, per difendere il paesaggio ed il suo valore. Ma si tratta di un valore assoluto?
"No. La vita e il rispetto della vita sono valori assoluti. Tutto il resto può essere oggetto di compromesso. A parte quanto dicevo prima su quale è il compromesso che oggi siamo disposti a sopportare; Sgarbi, come la Soprintendenza, hanno eccepito due temi sull'eolico. La parte forestale e quindi l'abbattimento dei quasi nove ettari di bosco e l'aspetto delle strade di avvicinamento. Proviamo velocemente ad entrare nel merito. Nove ettari di bosco dislocati su chilometri di crinale valgono davvero un giudizio negativo su quell'impianto? Mi spiego meglio. Ogni in Mugello autorizziamo circa mille ettari di tagli di bosco. Certo, si tratta di tagli diversi e che servono per mantenere il bosco. Chi però dice che si tagliano nove ettari e che si cementifica tutto dice una cosa non corretta. Mente sapendo di mentire. Qualcuno mi ha chiesto: ma è vero che per ogni pala verrà fatta una fondazione di cemento grande come quattro campi di calcio? Ho provato a spiegare loro, e bastarebbe leggere il progetto per accorgersi, che neanche l'1% di quella superficie viene utilizzata per fare la fondazione".
L'altro tema è quello delle strade di avvicinamento. Chi dice che ci dobbiamo aspettare lingue di asfalto che salgono sulla montagna, dice cose senza aver letto il progetto. Il progetto non prevede da nessuna parte la presenza di asfalto. Prevede nei tratti ad elevata pendenza il posizionamento di calcestruzzo drenante. Può piacere o non piacere, ma non è asfalto.
Per questi due aspetti, foresta e strade di avvicinamento, siamo disponibili a trovare un compromesso per fornire energia a 100mila persone? Io credo di sì". 

6) Una delle cose che preoccupano è la viabilità di accesso. Al di là delle pale, il Mugello non rischia di trovarsi con una sorta di autostrada fino al crinale? Cosa ne sarà poi?
"Come ho già detto è una strada di quattro metri non asfaltata, e neanche in tutti i punti ci sarà il calcestruzzo; ma dove possibile rimarrà una pista di bosco. Quindi direi che non si corre questo rischio".

7) Avete avuto accesso a dati indipendenti sulla forza e l'intensità del vento nella zona?
"No. premesso che io non saprei come leggerli. Come il 99% delle persone che si sono interessate a questi aspertti. Qui però c'è da dire una cosa molto chiara: la Regione ha accolto la richiesta del proponente di secretare quei dati perché rappresentano un patrimonio dell'azienda. Nel caso in cui anche per un cavillo quell'autorizzazione non fosse stata rilasciata chiunque, con dati pubblicati, poteva realizzare un progetto senza spendere tre anni di tempo per fare le indagini. Quindi capisco il motivo che ha portato Regione Toscana a secretarli. Ma la domanda è un'altra. Pensiamo di essere circondati da stupidi o possiamo immaginare, anche lontamente, che chi fa un investimento da 35 milioni di euro, e lo fa senza contributi pubblici, abbia previsto di poter avere una remunerazione e che quindi lì ci sia vento. Peraltro ricordo che i risultati di quegli studi sono stati confermati dall'Università di Firenze, che anzi ha detto che forse erano anche un po' sottostimati circva le ventosità di quell'area". 

8) Cosa prevede l'accordo in termini di durata dell'impianto? E per il suo futuro smantellamento? 
"Per questo aspetto c'è un'autorizzazione che prevede che alla fine della vita utile dell'impianto sia previsto lo smantellamento. Non solo è stato prescritto che venga smantellato. E' stata anche prescritta una polizza fidejussoria a garanzia dello smantellamento. Polizza per un valore di 700mila euro, che servirà nel caso in cui, per qualsiasi evenienza il proponente non dovesse essere più in grado di svolgere quell'attività. Quindi per tutti gli anni di vita utile dell'impianto ci sarà una polizza (che la Regione toscana ha ritenuto sufficiente) per prevedere lo smantellamento delle pale eoliche"

9) Il sindaco Piani di San Godenzo è contrario all'impianto. Quando vi incontrate per occasioni ufficiali come parlate della questione? 
"Francamente non ne abbiamo mai parlato in occasioni ufficiali. Ho letto e rispetto la sua posizione. La trovo però singolare, quantomeno come tempistica. Ho letto che alcuni anni fa il sindaco Piani era a favore della realizzazione di un impianto di quella stessa grandezza, e mi pare dislocato all'interno del parco nazionale e non fuori. Allora la mia domanda è: se si era favorevoli dieci anni fa, quando ancora non si parlava con questa intensità di cambiamenti climatici, quando ancora non si parlava di necessità di affrancarsi dalle forniture di gas russo, come mai oggi si ha questa posizione? Che, ripeto, è una posizione legittima che rispetto. E' una posizione legittima ma che credo sia politicamente sbagliata. Ma questo fa parte parte delle legittime decisioni di ciascuno"

10) Secondo lei quando arriverà il pronunciamento definitivo?
"Io credo che sarà abbastanza veloce. Abbiamo avuto un primo incontro nel quale il delegato della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha provato a trovare una sintesi per vedere se era possibile ritirare il dissenso da parte della Soprintendenza. Questo non è stato possibile e quindi adesso hanno se non sbaglio due settimane per produrre una relazione alla Presidenza del Consiglio, che poi ne discuterà all'interno del Consiglio dei Ministri. Posso immaginare naturalmente qualche ritardo, in quanto credo che oggi abbiano da pensare a cose ben più importanti. Credo però che nell'arco di uno o due mesi si sappia se questo impianto si farà o meno"

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