Arriva in auto fino a dietro il palco, scende e saluta il pubblico, poi intona “La tua ombra sulla bocca, che mi tocca” del suo brano appena uscito “Ratatan” che, rischia di diventare uno dei tormentoni dell’estate 2025, e da quel momento l’Anfiteatro Romano di Fiesole è avvolto dalla magia che solo Patty Pravo è capace di creare. Biondissima, giacca nera a fantasia rossa, risulta inossidabile come le sue canzoni che interpreta a raffica interrotte solo da qualche breve presentazione.
Ragazzo triste, Il paradiso, poi dedica a Lucio Battisti del quale racconta un incontro in aeroporto con lo stesso giubbotto e canta insieme con tutto il pubblico “Il mio canto libero” ed ancora “Se perdo te” “la bambola” “Tripoli 69” la straordinaria “Angelus” e “Les étrangers” ed un ulteriore momento d’emozione pura quado dedica a Gabriella Ferri la sua “Sempre” , …Come un vecchio ritornello che nessuno canta più…ed i brividi diventano quasi visibili.
Poi è il turno di “Ho provato tutto” (l’altro suo singolo uscito recentemente) il brano scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle che dà il titolo anche a questa tournée che sta registrando il “Tutto esaurito” ovunque. Arriva anche il momento più alto (a parer mio) di questo straordinario concerto con un’interpretazione di “Tutt’al più" che da sola valeva il prezzo del biglietto con Nicoletta al top della forma e tutta l’emozione che solo lei riesce a dare a quel brano impossibile per qualsiasi altra interprete. Il pubblico applaude e canta i successi di quasi sessant’anni di una carriera di luci ed ombre nella quale la ragazza del Piper “Ha provato tutto” anche musicalmente, sperimentando, rischiando e a volte anche non riscuotendo il successo aspettato.
“Morire tra le viole, I giardini di Kensington, Cieli immensi, e quando il pubblico intuisce le prime note di “Pensiero stupendo” capisce che, purtroppo la serata sta volgendo al termine, tutto l’anfiteatro canta con lei in “Pazza Idea” e corre sotto il palco per il gran finale con “E dimmi che non vuoi morire” al termine della quale Patty Pravo si attarda in scena per autografare qualche disco (anche uno dei miei, Alè!) e quando se ne va lascia tutti col cuore carico d’emozione e quella sensazione di aver assistito ad una serata eccezionale perché se è vero che lei “Ha provato tutto” anche a noi che eravamo lì, se non proprio tutto, ha fatto provare veramente tante, anzi tantissime cose!
Grande Patty!



Riccardo B.
Poche date e un pubblico di nostalgici e gay vintage. Firenze vanta lo zoccolo duro degli irriducibili che le perdonano tutto.
Pigorini Gian Franco
Solo Patty può lasciare ogni volta una traccia indelebile di sé stessa