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Fiesole promuove il dialogo per la pace attraverso la storia di due padri

Durante l’incontro sarà presentato il volume “Mio padre, tuo padre. Due uomini contro l’odio del conflitto israelo...

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Copertina del libro Copertina del libro © Ufficio stampa Comune di Fiesole
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Giovedì 11 dicembre, alle ore 17.30, la Sala del Basolato di Piazza Mino a Fiesole ospiterà l’incontro pubblico “Il coraggio di dialogare. Un sogno per la città, un sogno per la pace”, un appuntamento dedicato al valore del dialogo e alla possibilità di costruire comunità fondate sulla comprensione reciproca. L’evento sarà anche l’occasione per consegnare ai cittadini il dossier di candidatura di Fiesole a Capitale Italiana della Cultura 2028, un momento simbolico che vuole sottolineare il ruolo della cultura come strumento di coesione e di apertura.

Durante l’incontro sarà presentato il volume “Mio padre, tuo padre. Due uomini contro l’odio del conflitto israelo–palestinese”, pubblicato da De Agostini Libri nel 2025 e firmato da Carola Benedetto e Luciana Ciliento. Il libro racconta la vicenda autentica di Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese, due padri che hanno perso le loro figlie, Smadar e Abir, a causa del conflitto. Nonostante il dolore profondo, entrambi hanno scelto di impegnarsi nella ricerca della pace, entrando a far parte dell’associazione Parent’s Circle, che riunisce i familiari delle vittime del conflitto israelo-palestinese. Il loro messaggio, riconosciuto a livello internazionale, sarà condiviso anche attraverso un contributo video.

All’incontro interverranno le autrici del volume, la sindaca di Fiesole Cristina Scaletti, il sottosegretario regionale Bernard Dika e l’Abate di San Miniato al Monte, Padre Bernardo Gianni, mentre il dibattito sarà coordinato da Paolo Verri, direttore scientifico della candidatura Fiesole Toscana 2028. La sindaca Scaletti ha evidenziato come la storia di Rami e Bassam rappresenti un esempio di coraggio e una testimonianza della possibilità di superare l’odio attraverso il dialogo, elemento centrale anche nella visione culturale che sostiene la candidatura di Fiesole.

L’evento, a ingresso libero fino a esaurimento posti, si propone come un momento di riflessione collettiva e un invito a riconoscere il valore della parola come ponte tra le comunità, confermando Fiesole come luogo di incontro e promotore di una cultura della pace.

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