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Italia zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio. Passa la linea dura

In questo periodo l'Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi. Zona arancione per i rimanenti (pochi) giorni. Quello che c'è da sapere. Due persone il limite per gli invitati per le festività

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Il premier Conte Il premier Conte © N.c.
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Secondo indiscrezioni giornalistiche alla fine, dopo un vertice durato almeno cinque ore, l'esecutivo di Conte avrebbe deciso l'istituzione di una zona rossa nazionale per i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre ed il 6 gennaio; mentre nei giorni rimanenti tutta Italia sarebbe in zona arancione. Il che significa 10 giorni di lockdown duro e 4 di chiusure parziali.

Per i pranzi in casa per le feste alla fine si sarebbe deciso per il divieto di muoversi (anche all'interno dello stesso Comune) in più due persone. In sostanza, quindi, secondo quanto riporta il sito di Repubblica si potranno invitare due persone senza contare gli Under 14 (clicca qui per info).

Ci sarebbero state diversità di vedute sia in merito all'età dei ragazzi da escludere dal conteggio (pare che Conte volesse escludere gli Under 18, e che poi si sia optato per escludere solo gli Under 14). Altra questione la durata della zona rossa nazionale. Anche qui ha prevalso la linea dura: zona rossa per festivi e prefestivi fino al 6 gennaio.

Altro dato da segnalare il fatto che nei quattro giorni feriali della zona arancione saranno chiusi bar e ristoranti (dovrebbe però essere permesso l'asporto, come da regole della zona arancione) e anche in questi giorni, secondo La Repubblica, non si potrà uscire dal proprio comune (a meno che non si tratti di centro sotto i 5mila abitanti) e ci si potrà spostare per un massimo di trenta chilometri.

Il tutto perché in questa settimana l'indice Rt risale da 0,82 a 0,86 e si tema fortemente per una terza ondata che potrebbe arrivare a gennaio.


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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    Si teme una forte ondata a gennaio all'ora tutto quello che è stato fatto fino ad adesso e nel continuare su questa strada non è valso a niente. Si rischia una pandemia economica per niente. Se questi nostri scienziati politici tutti insieme dopo aver detto la verità al popolo mettevano delle regole ben precise per esempio mascherine obbligatorie distanza obbligatoria a teatro ristoranti sul lavoro negli stadi e nei circuiti specialmente nei luoghi all'aperto e tenevano aperto ogni attività forse non eravamo in questa situazione e le persone erano meno esasperate e seguivano con più volontà le regole. Per i furbetti che non si attenevano alle ordinanze il penale. Le persone e la società hanno bisogno di lavorare, non possiamo continuare così

    rispondi a Mugelli Giampiero
    dom 20 dicembre 2020 03:02