OK!Firenze

Più forti della malattia. La bella storia di Tatiana, mamma dopo una mastectomia

  • 1473
Tatiana Tatiana © n.c
Font +:
Stampa Commenta

La storia di Tatiana, mamma dopo una mastectomia e un lungo percorso a Villa delle Rose, dove ha conosciuto “donne favolose” con le quali condividere un tratto di vita. Ce la racconta Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) di Firenze:

Firenze, 27 dicembre 2021 – Tatiana guarda il suo bimbo, Ugo, che ha sei mesi, e sente di aver raggiunto la felicità. Addosso porta ancora le tracce della mastectomia e della ricostruzione del seno sinistro. Fa ancora fatica ad accettare quel suo corpo provato dal carcinoma. Per fortuna che accanto a sé ha un compagno dolce e sensibile, e un figlio che ha potuto allattare al seno destro. Non è stato facile, a 37 anni, accettare una diagnosi di tumore, ma Tatiana ce l'ha fatta, grazie alla propria forza e a quella che ha ricavato dal percorso fatto, fino a pochi giorni fa, al Cerion, a Villa delle Rose. Ecco la sua storia.

«Una mattina di tre anni fa, senza neanche pensarci, mi sono toccata il seno. Sotto le dita, un nocciolino durissimo mi ha fatto saltare il cuore in gola. Dopo tre mesi, tanto ci è voluto per farmi visitare e arrivare a una biopsia, ho avuto la diagnosi: era un carcinoma. In quel momento mi è crollato il mondo addosso. Avevo quasi quarant'anni. Io e il mio compagno stavamo provando ad avere un bambino, e una diagnosi di tumore stava facendo calare una scure su tutti i nostri sogni.

Fino ad allora non avevo avuto grandi esperienze con la sanità pubblica. Non sapevo che cosa fare ma non ne ho avuto bisogno perché a Careggi mi sono sentita supportata, quasi presa in braccio. Non ho dovuto pensare a nulla. Gli esami erano buoni: non avevo metastasi, il test genetico era andato bene, il mio tumore non era di tipo ormonale. Avrei dovuto fare la mastectomia solo a sinistra e poi la chemio. Avrei affrontato tutto. Iniziare a perdere i capelli, però, fu una vera tragedia: li avevo lunghissimi. Quando arrivò il momento, chiamai mia sorella per farmi rasare a zero. La parrucca, però, non l'ho mai portata: su Youtube imparai a farmi i turbanti e così mi dimenticai di non avere più la mia chioma. Durante la chemio un'amica mi parlò del Cerion. Decisi subito di contattare il servizio di Psiconcologia. Per me fu una svolta. Io sono una che combatte, ma il gruppo ti dà una marcia in più. Ho praticamente seguito tutti i corsi proposti a Villa delle Rose. Ricordo di aver iniziato con quello di rilassamento perché la notte non riuscivo a riposare bene. Poi musicoterapia e arteterapia, il mio preferito. Anche danza egiziana mi è piaciuta tantissimo e continuerò a farla. Infine, il corso, bellissimo, di mindfullness che ho appena finito e che mi ha fatto conoscere donne favolose. Il Cerion è una grande cosa, un aiuto prezioso che tutti dovrebbero avere. A me è servito soprattutto per imparare a guardarmi dentro. Eppure in molti non lo conoscono. Io, a tutte le persone che incontravo in ospedale, consigliavo di prendere contatto con Villa delle Rose. I vari percorsi che ho seguito mi hanno aiutato a elaborare quello che mi era accaduto, ad acquisire consapevolezza e a tenere a bada le mie paure. Ho acquisito coraggio e anche la consapevolezza dei miei desideri. Così, quando ho ricominciato a pensare a un figlio, ho capito che avevo bisogno di guardare avanti. Mi avevano detto che avrei dovuto aspettare almeno due anni e mezzo dalla fine della chemio: mi sembrava un tempo infinito. Così, sono andata dal mio compagno e gli ho detto: “Vuoi ancora diventare babbo?” Lui mi ha risposto di sì e io mi sono improvvisamente rilassata. Ci siamo detti: vada come vada. Dopo pochi mesi sono rimasta incinta di Ugo che ora è qui con me a regalarmi felicità e la promessa di un futuro da costruire».

CeRiOn - Il CeRiOn, Centro di Riabilitazione Oncologica, è nato nel maggio 2005 dalla collaborazione tra LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione di Firenze e ISPRO - Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica, con il sostegno dell’Istituto Toscano Tumori e dell’Associazione Toscana Donna e grazie ai fondi raccolti dalla manifestazione benefica fiorentina “Corri la Vita”. Grazie al lavoro di équipe tra il personale ISPRO e i professionisti della LILT, al CeRiOn il paziente oncologico viene accompagnato in un percorso riabilitativo integrato e individualizzato (colloqui psiconcologici, fisioterapia, gruppi di sostegno, yoga, rilassamento, mindfulness, ginnastica dolce, consulenza d’immagine e, grazie all’Associazione La Finestra, gruppi di arte terapia, musicoterapia, lettura condivisa, scrittura creativa e teatro).

LILT - La LILT, unico Ente Pubblico in Italia su base associativa, è vigilata dal Ministero della Salute, ha sede a Roma ed è articolata in 106 associazioni provinciali. La LILT - Sezione di Firenze ONLUS opera sul territorio fiorentino con attività di prevenzione ed educazione alla salute (interventi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, percorsi per smettere di fumare), diagnosi precoce (ambulatorio di prevenzione melanoma), assistenza domiciliare (“Centro di aiuto al malato oncologico”, che collabora con il Servizio Pubblico, e fornisce ausili sanitari utili per facilitare e migliorare la qualità di vita del paziente in fase avanzata di malattia) e riabilitazione oncologica bio-psico-sociale (Servizio “Donna come Prima”). La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è presente al CeRiOn non solo con le volontarie del servizio Donna come Prima, ma anche con professionisti come psicologi, massofisioterapisti, dietisti e logopedisti.

 

 

---

Lascia un commento
stai rispondendo a