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Primavera. I consigli Lipu per la tutela della biodiversità nella cura di parchi e giardini

La Lipu richiama le Amministrazioni pubbliche e i privati cittadini ad avere cura della biodiversità

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Prato Prato © D. Burrini
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Spiegano da Lipu Firenze che:

Le attività dell’uomo troppe volte trascurano, per non conoscenza oppure per incuria e convenienza, di tenere conto che esiste intorno a noi tutta una vita diversa da quella umana, dal valore immenso: è la biodiversità.

A primavera la natura si risveglia nei boschi e nelle campagne ma anche nelle città. Le api, così importanti per la vita dell’uomo sulla Terra, volano di fiore in fiore nei prati fioriti a fare raccolta di polline.  Gli uccelli depongono le uova e le covano nascosti alla vista dei possibili predatori e crescono i loro piccoli fino a che non raggiungono l’autonomia nel volo: la Cannaiola costruisce abilmente il nido tra le canne in riva ai fiumi, il Codirosso lo nasconde all’interno delle cavità degli alberi, i Merli lo ancorano nell’incrocio dei rami dentro le siepi, le Rondini tornano ai loro nidi di fango e paglia sotto i tetti delle nostre abitazioni.

La legge tutela la fauna selvatica e la biodiversità e vieta l’uccisione degli individui, la distruzione dei nidi , la distruzione degli habitat: art 3 e 21 della legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” la quale recepisce la Direttiva europea Uccelli” 2009/147/CE e la Convenzione di Berna del 19 settembre 1979.

E’ per questo che la Lipu, a stagione avviata durante la quale continuano gli interventi di manutenzione del verde e degli edifici potenzialmente distruttivi per la avifauna selvatica - fatti salvi gli interventi per situazioni di pericolo - richiama norme e pareri scientifici che tutelano la biodiversità. Uno su tutti il recente Decreto 10 marzo 2020 Criteri Ambientali Minimi che, alle clausole contrattuali per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, recita alla parte E punto 9. Rispetto della fauna: Le attività di manutenzione, soprattutto dei parchi suburbani e di aree a forte valenza ambientale, devono essere eseguite creando il minore disturbo e danno alla fauna presente nell’area. 

La Lipu pertanto non si stanca di rivolgere l’appello ad avere cura della biodiversità rivolto a coloro che, pubblico o privato cittadino, stanno effettuando interventi di gestione e manutenzione dell’ambiente  

In particolare la Lipu sezione di Firenze richiede attenzione e cura durante i lavori primaverili per 

- potature e i tagli degli alberi : sono da sospendere da marzo a luglio durante la nidificazione degli uccelli perché è alto il rischio di danneggiare irreparabilmente nidi con uova o pulli che non sono visibili ad occhio nudo, e solo una ispezione di ornitologo esperto potrebbe escluderne la presenza. Ciò in linea con quanto dispone il Decreto 10 marzo 2020 alla parte E punto 11 . Manutenzione del patrimonio arboreo e arbustivo:Gli interventi di potatura devono essere svolti unicamente da personale competente, in periodi che non arrecano danni alla pianta e non creano disturbo all’avifauna nidificante ed effettuati solo nei casi strettamente necessari.

- prati fioriti e tutela delle api : durante i lavori primaverili di riordino dei giardini lasciare alcune parti dei prati non sfalciate, alla base degli alberi o ai margini di un giardino, favorisce la sopravvivenza di api e farfalle ed in genere degli insetti impollinatori che trovano in città le condizioni di assenza di trattamenti fitosanitari. Si riporta al punto 12 dello stesso decreto che "Le attività di manutenzione e cura delle aree verdi orizzontali (sfalcio e diserbo) devono essere predisposte in base alle tecniche di gestione differenziata secondo cui la frequenza e l’attività di intervento viene stabilita in funzione della tipologia, della destinazione d’uso e della modalità di fruizione dell’area con il vantaggio economico per la diminuzione di interventi e ambientale con la crescita di prati selvatici o fioriti che favoriscono l’aumento della biodiversità locale e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, ai sensi di quanto specificato nelle linee guida elaborate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico.".

- vegetazione in riva ai corsi d’acqua:  i tagli della vegetazione ripariale, sia alberature che erbacee, sono da sospendere nel periodo marzo-luglio per l’elevato rischio di distruggere nidi e piccoli degli uccelli, e ma anche di anfibi, rettili e piccoli mammiferi. Le zone verdi ripariali sono habitat di pregio per molti animali e costituiscono i “corridoi ecologici” indispensabili per gli spostamenti. Per gli sfalci eseguiti sugli argini - con macchinari altamente invasivi che non lasciano scampo a nessun essere che non sia in grado di volare – si dovrebbe prevedere almeno il mantenimento di una fascia di vegetazione sul limite delle acque nonché aree incolte alternate ad aree sfalciate per dare modo di fare convivere percorsi fruibili dai cittadini accanto ad aree naturali dedicate alla biodiversità. Le normative nazionali e regionali recepiscono le Direttive Europee Uccelli, Habitat, Acque finalizzate, tra l’altro, alla tutela della biodiversità con la conservazione degli habitat e il rispetto della finestra di nidificazione  con l’esclusione dei lavori da marzo a luglio.

- nidi di rondini, rondoni e balestrucci: la conservazione dei nidi esistenti è fondamentale per la salvaguardia di questi splendidi uccelli purtroppo in forte diminuzione: si tratta di fauna protetta dalla legge 157/92,  è vietata  l’uccisione e il danneggiamento dei nidi. Durante i lavori di ristrutturazione di edifici, incentivati dai bonus edilizi di questi anni, è obbligatorio che i soggetti responsabili del cantiere conservino i nidi di argilla e le cavità dove nidificano i rondoni. Molti Comuni in Italia hanno deliberato per una tutela specifica approvando ordinanze “salvarondini” - e tra questi il Comune di Firenze  Ordinanza del Sindaco del Comune di Firenze n°00345 del 2009 -  nelle quali  è tassativamente vietata la distruzione dei nidi di rondine, rondone e balestruccio,  è ammessa deroga al divieto solo in caso di restauri o ristrutturazioni di fabbricati esclusivamente al di fuori del periodo di nidificazione, ovverosia tra il 15 settembre e il 15 febbraio di ogni anno, a fronte della compensazione obbligatoria con nidi artificiali

La Lipu auspica che le norme volte alla cura della biodiversità, che pure ci sono da anni, siano fatte conoscere, applicate correttamente e fatte rispettare

Firenze
27 aprile 2022
[email protected]

 

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