Carlo Pineider, collezionista ed erede della famiglia che lanciò lo storico marchio fiorentino di articoli di lusso di cancelleria e pelletteria ha lasciato il suo segno a Firenze donando al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi una preziosa collezione di disegni antichi e acqueforti.
: “Il mio desiderio scrive Carlo Pineider che ha donato il frutto di 40 anni di ricerca delle opere collezionate - era quello di salvare per sempre queste piccole opere d'arte, sottraendole all'incerta e ingiusta sorte di un mercato che non si fa scrupolo di disperdere le nostre ricchezze culturali, grandi o piccole che siano, ma pur sempre uniche e insostituibili. Destinarle a far parte della raccolta del Gabinetto Stampe e Disegni degli Uffizi ha costituito il logico approdo dei sentimenti che mi legano ai "miei fogli" e alla più prestigiosa istituzione per la conservazione della grafica nella mia città e nel mondo”.
La collezione, che da oggi farà parte delle Gallerie, è composta da 82 disegni databili tra gli inizi del Cinquecento e gli ultimi anni del Settecento, attribuiti in prevalenza ad artisti toscani ma anche veneti, emiliani e romani. Ad essi si aggiungono 25 acqueforti di uno degli autori più amati di Carlo Pineider, il marchigiano Simone Cantarini (Pesaro 1612 – Verona 1648), allievo di Guido Reni.
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Sono soprattutto schizzi o primi pensieri preparatori per opere pittoriche, ma non mancano i disegni finiti e quelli di studio o autonomi, ossia non destinati alla produzione di dipinti o di altre opere d’arte. Molti fogli provengono da collezioni famose o da raccolte di celebri studiosi, fra le quali vi sono quelle di J. Fitchett Marsh, Vallardi, Luigi Grassi, Amédée-Paul-Emile Gasc, C. König di Vienna, Émile Maurice Marignane, Hubert Marignane, Ludwig Zatzka, Jan Pietersz Zoomer, Francis Abott, Sir Robert Witt.
“Quella effettuata da Carlo Pineider è senz’altro una delle più importanti donazioni degli ultimi decenni – spiegano Laura Donati, coordinatrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, e Donatella Fratini, curatrice dei disegni – non solo alla luce delle buone condizioni di conservazione dei fogli, ma anche per l’importanza che alcuni di essi rivestono nel corpus grafico e pittorico degli artisti che li hanno realizzati.Le 107 opere tra stampe e disegni ora acquisite dagli Uffizi costituiranno un utile e importante completamento della collezione delle Gallerie”.
Artisti noti ma anche meno noti e opere rare e ricercate:
tra questi, il friulano Francesco Zamolo (fine XVII secolo-post 1741), presente nella raccolta con uno dei rarissimi fogli firmati; Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiamminghino (1575 ca.-1640), con due fogli; il bolognese Giuseppe Marchesi detto Sansone (1699-1771), il veneziano Giovanni Carboncino (ca. 1638-1703) – di cui si conoscono solo nove fogli, e che finora era assente nella collezione del Gabinetto Disegni e Stampe; e infine ben quattro disegni di Giovanni Battista Tempesti (1729-1804).