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Firenze, maxi sequestro di droga: 17 kg di marijuana e 8000 euro nascosti in casa e in un negozio

La Squadra Mobile di Firenze ha arrestato un 45enne italiano per detenzione ai fini di spaccio: sequestrati 17 kg di marijuana,

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È scattata nel pomeriggio di giovedì 2 maggio una vasta operazione della Polizia di Stato di Firenze contro il traffico di stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un uomo italiano di 45 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.Il blitz è stato il risultato di un'attività d’indagine accurata e mirata. Il 45enne era finito da tempo sotto osservazione: nella mattinata del 2 maggio, è stato visto raggiungere un fondo commerciale in via Arnolfo, a bordo del suo scooter, trasportando una scatola di grandi dimensioni. Dopo averla depositata all’interno, è uscito rapidamente.

A quel punto, una parte degli agenti appostati ha fatto irruzione nel locale e ha rinvenuto nella scatola oltre 5 kg di marijuana. Contemporaneamente, un’altra squadra ha bloccato il sospettato.

Le perquisizioni sono poi proseguite presso la sua abitazione in via Giampaolo Orsini, dove la scoperta è stata ancora più ingente. In cantina erano nascosti altri 11 kg della stessa sostanza, mentre nella camera da letto sono stati rinvenuti 8000 euro in contanti, parte dei quali nascosti in una cassaforte incassata in una presa elettrica, parte in un comodino. In uno sgabuzzino, gli agenti hanno trovato ulteriore droga, una macchina per il sottovuoto e una bilancia di precisione, strumenti tipicamente utilizzati per il confezionamento e la pesatura delle dosi.

Tra gli oggetti sequestrati anche una macchina conta-banconote, ulteriore indizio di un’attività di spaccio ben organizzata. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato al carcere di Sollicciano, in attesa della convalida della misura precautelare. Come previsto dalla legge, si ricorda che le responsabilità penali saranno accertate solo nel corso del processo e che l’indagato gode attualmente della presunzione di innocenza.

Una fonte vicina alle indagini ha commentato: «Il quantitativo sequestrato e il materiale trovato indicano chiaramente un’attività di spaccio strutturata e non occasionale».

 

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