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Nardella propone di tornare a scuola per un giorno e scoppia la polemica

Draghi di FdI: "Troppo rischioso"

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Dario Nardella Dario Nardella © n.c
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Questa mattina il sindaco di Firenze Dario Nardella ha pubblicato sui suoi profili social un video-messaggio in cui propone che i bambini rientrino in classe almeno il 6 giugno.

“Come prima cosa per sdebitarci della nostra indifferenza restituiamo a tutti un giorno di scuola vero, prima che finisca l’anno scolastico - dice il sindaco - gli istituti, l’ultimo giorno di quest’anno scolastico, diventato triste e assurdo, in sicurezza e con tutte le precauzioni”.

“Il primo errore del lockdown - ha affermato - è stato quello di mettere i nostri bambini all’ultimo posto dell’agenda politica”. “Stiamo riaprendo tutto. Dai teatri ai parrucchieri, dai ristoranti ai negozi di vestiti, non possiamo riaprire per un giorno ciò che conta di più per un Paese e cioè la scuola? Facciamolo, per non lasciare sospesa questa esperienza drammatica anche per i nostri figli e nipoti, per non lasciare loro la sensazione di essere stati abbandonati o l’amarezza di una società incapace di dare loro ciò che hanno diritto. Si può fare, si deve fare”.

Intanto le opposizioni in Palazzo Vecchio attaccano la proposta del sindaco. “Si apprende di una sparata sulla pagina facebook del sindaco, l'ennesima in questi delicati momenti; mentre l'Italia intera e il mondo stanno valutando attentamente gli effetti sanitari posteriori alla fine del lockdown: se i casi di contagio siano in leggera ripresa, specialmente fra i giovani come ammettono alcune fonti, oppure se l'arrivo del caldo abbia definitivamente abbassato il rischio di trasmissione del virus, il sindaco interviene come un fulmine a ciel sereno sul tema della scuola proponendo la riapertura simbolica anche solo per un giorno. Mi chiedo a che fine?” afferma Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio.

“Comprendo che bambini e ragazzi abbiano la necessità di poter salutare i loro amici, compagni e perché no le loro insegnanti, ma tutto ciò ne vale veramente la pena? Il gioco non vale la candela in un momento come questo: abbiamo giusto appreso che in questo fine settimana la gente in centro che ha frequentato le piazze non si è comportata in maniera responsabile. I bambini e i ragazzi più piccoli sono quelli più a rischio malattie infettive e possono far ripartire i focolai” aggiunge l’esponente del centrodestra.

“Si pensi ad organizzare al meglio i centri estivi da metà giugno, attraverso gli orti sociali o i laboratori per evitare gruppi troppo numerosi - conclude Draghi -, per quanto riguarda invece la scuola mi ascolti sindaco Nardella: ripartiamo a settembre in sicurezza, con la dovuta malinconia di non poter salutare la propria classe”.

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