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Firenze occupata: pericoli, incendi e diossina. Per quanto tempo ancora?

Tantissime le situazioni ad alto rischio. Ecco una mappa delle occupazioni in città.

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Ecco cosa c'è dentro i luoghi occupati.... Ecco cosa c'è dentro i luoghi occupati.... © OkNews24
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Il rapimento della piccola Kataleya ha aperto il coperchio di un pentolone indecente di marginalità, illegalità e pericolo: quello delle occupazioni di condomini, ex fabbriche, ex hotel ed aree a verde della città.
Un pericolo dove non solo spariscono i bambini e la vita è al limite della decenza fra intimidazioni, violenza e racket, ma un pericolo sottovalutato dalle autorità di ordine pubblico.
Rimanendo al caso dell'ex Astor all'interno dello stesso al momento dello sgombero sono state rinvenute oltre 60 bombole del gas!
Tutto ciò in via Mragliano, nel quartiere 1, in un'area cittadina densamente popolata di grandi condomini.

Perché stupirsi allora dell'incendio che si alimenta ogni tre giorni all'interno dell'ex Antilotex?
Solo chi si gira dall'altra parte può ignorare che Firenze pullula di occupazioni più o meno consolidate e in alcuni casi ultradecennali dove ben che vada si vive con fili elettrici volanti e il rischio perpetuo di un corto circuito, specie con le alte temperature.

Abbiamo fatto in questi giorni un giro di verifica e abbiamo stilato una sorta di mappatura delle occupazioni fiorentine considerando comunque che, fortunatamente in questo ultimi anni sono state liberate strutture importanti come l'ex Monna Tessa, Villa Pepi e Villa Panico a San Salvi tanto per citare le principali.

Ecco invece le dolenti note, ovvero tutti quei luoghi che in ogni momento, specie col gran caldo di questi giorni possono creare danni devastanti prima di tutto per i disgraziati che ci vivono e poi per la città intera.

Partendo dal Quartiere 2 nonostante l'annunciato sgombero al momento ci sono ancora persone dentro l'ex deposito carburante della Caserma Perotti ma è abitato (di nuovo) e pieno di rifiuti di ogni sorta anche il campo fra via De Robertis e via della Torre accanto al Palacoverciano dove adesso ci sono centinaia di bambini per i centri estivi; più avanti invece sono tornate le occupazioni in via della Chimera sia nel letto del Mensola che dall'altra parte della strada lato stazione di Rovezzano. 
Per completare la mappa di Coverciano e Rovezzano ci sono persone che vivono dentro l'ex Istituto Alberghiero Saffi di via del Guarlone, nel campo fra i giardini di via del Mezzetta e Gignoro dove abbiamo rinvenuto di tutto anche interi scooter rubati, all'interno di San Salvi dov'è addirittura stata allestita una pseudo fattoria con due molossi a guardia, nelle vecchie palazzine Enel in via della Ripa e in via De Andrè dov'è anche occupato da tempo il pericolante ex deposito del tramvai, autentica centrale dello spaccio.

Spostandosi in città occupazioni in condomini con conseguenti gravi disagi per i condomini regolari in via Toselli e in via Monteverdi. Occupata una palazzina in via Bronzino 44 e in via Ponte di Mezzo 54 oltre alla Next Emerson.

Storiche e cronicizzate le occupazioni del Cpa di via Villamagna e di Via del Leone a San Frediano mentre spostandosi nell'area nord-ovest di Firenze oltre all'area della ex Antilotex che brucia da giorni c'è un occupazione con masserizie di ogni sorta sotto il Ponte all'Indiano, di nuovo occupata anche la ex Gover, tantissimi disgraziati dentro l'ex Meccanotessile e in una porzione del Lotto Zero, in via del Termine invece si sopravvive in vecchie baracche e con tende nel campo.
Infine occupazione (e incendio l'altro giorno) anche nelle ex scuderie dei due ippodromi fiorentini: Le Mulina e Visarno e nuovamente occupato al piazzale Michelangelo con tanto di spaccio al suo interno anche l'ex camping Michelangelo.

Sicuramente la nostra mappatura avrà degli errori dato che la situazione è sempre in movimento fra sgomberi e rioccupazioni ma i fiorentini sono preoccupati anche in virtù degli incendi di questi giorni che sprigionano pericolosa diossina nell'aria (non a caso sono intervenute Arpat e Asl!), incendi che sono la conseguenza della feroce guerra in atto per il controllo del racket delle occupazioni fra rumeni, peruviani e magrebini.




 

 

ippodromi

 

ex camping piazzale

 

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