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Più di 1600 le persone in quarantena assistite dalla Protezione Civile fiorentina

La vicesindaca Giachi davanti alle commissioni consiliari: “Rimodulato il servizio sulla base delle nuove necessità imposte dalla pandemia”. Il pineunto sulla distribuzione delle mascher

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La sala dove erano stipate le mascherine da distribuire La sala dove erano stipate le mascherine da distribuire © comune di Firenze
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Distribuzione gratuita delle mascherine protettive. Assistenza alle persone in quarantena, che proprio nelle ultime ore hanno superato quota 1600. Ma non solo. In queste settimane il lavoro della protezione civile comunale si sta rimodulando sulla base delle nuove necessità imposte dalla pandemia. Lo ha sottolineato la vicesindaca Cristina Giachi nell'audizione, questo pomeriggio in videoconferenza, davanti alle commissioni congiunte del consiglio comunale.

Uno sforzo grande quello dei 19 dipendenti e oltre 1000 volontari delle associazioni accreditate dal comune di Firenze. L’attività è molto intensa anche nelle strutture gestite direttamente dalla protezione civile comunale come il Centro tecnico di Coverciano e la struttura in viale Guidoni dove complessivamente sono ospitate e assistite 50 persone 24h su 24 per ogni necessità, oltre che alle 100 ospitate nelle strutture allestite dalla Regione.

"Dal 6 aprile – ha spiegato la vicesindaca che ha anche la delega alla protezione civile – c'è stato un grandissimo sforzo per consegnare porta a porta le mascherine. Prima alle famiglie residenti, poi ai domiciliati. Complessivamente ne abbiamo distribuite più di 750mila.
L’assistenza ai cittadini in quarantena con il trasporto di pasti, circa 3300 consegnati fino ad ora 2 volte al giorno, è una delle altre attività che svolgiamo - ha aggiunto – un lavoro immenso che i nostri operatori e volontari svolgono con abnegazione. Con il passare dei giorni, però, è diventata importante anche quella svolta ai principali supermercati cittadini. Un gruppo di operatori, che comprende anche psicologi, fornisce supporto alle persone anziane in fila”. Gli psicologi sono molto impegnati anche nell’assistenza alle persone in quarantena sia a domicilio che nelle strutture alberghiere.
“La sala operativa comunale di protezione civile, attiva dal 25 febbraio
– ha sottolineato la vicesindaca – ha gestito, complessivamente, 5500 chiamate. I cittadini telefonano per avere consigli sull'uso ed il reperimento di mascherine, informazioni sulle ordinanze e sulle attività consentite. Anche in questo caso i nostri operatori possono contare sul supporto di psicologi.
Squadre di volontari, sotto il coordinamento della protezione civile – ha proseguito – sono state attivate per il trasporto di farmaci, con 180 interventi, materiale sanitario, con 115 interventi e anche tablet per l’attività scolastica.
Alla stazione di Santa Maria Novella è stata allestita una infermeria da campo per controllare il personale delle ferrovie prima che salga a bordo dei treni.
“Infine c’è il lavoro per coadiuvare la polizia municipale – ha ricordato la vicesindaca Giachi – sono 230 le squadre impegnate fino ad oggi per sensibilizzare la popolazione a rimanere a casa ed evitare assembramenti inutili e pericolosi.
Ringrazio tutti i dipendenti della protezione civile, il direttore Bartolini e la dirigente Verrusio, e tutte le associazioni di volontariato – ha concluso – hanno dimostrato non solo disponibilità ma anche entusiasmo e voglia di fare in modo da rendere questo frangente anche una bella esperienza di lavoro collettivo. Insieme a loro ringrazio i servizi anagrafici ed elettorale che hanno contribuito a organizzare la distribuzione e tutti i dipendenti comunali e della metrocittà che sono stati determinanti nell’imbustamento e nella distribuzione delle mascherine”.

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