OK!Firenze

Rifiuti caos. Un problema sfuggito di mano ad Alia?

Che le transizioni siano complesse lo dimostra il grosso problema che attanaglia Firenze sui rifiuti. Non solo abbandoni, fra porta a porta indigesti e nuovi cassonetti intelligenti è caos.

  • 376
Via Landini Via Landini © Ok!News24
Font +:
Stampa Commenta

I cambiamenti, specie se prevedono la buona collaborazione di tutti, sono momenti sempre complessi e difficili da gestire.
E' certo però che sulla rivoluzione epocale della gestione dei rifiuti a Firenze che deve proiettare la città a scalare molte posizioni nella classifica nazionale delle città virtuose in differenziata qualcosa non sta andando nel verso giusto.

La coraggiosa rivoluzione green iniziata sotto il Nardella Uno con Alessia Bettini assessore all'ambiente e proseguito nel Nardella Due con Cecilia Del Re mostra alcune pecche.
Il sogno della Giunta non è arrivare ai livelli (da anni da record) di Treviso, città più virtuosa in differenziata con 86,7% di quota ma almeno di avvicinare la famigerata quota 65% considerata meta ambiziosa.
Del resto la nostra regione, tanto per essere trasversali e spezzare sul nascere ogni polemica politica, non brilla certo nella classifica nazionale contando solo 20 comuni rifiuti free fra cui lo splendido esempio di Capannori dove la filosofia zero waste di Rossano Ercolini è realta.
Se si considera che il Veneto in testa alla classifica di comuni rifiuti free nel ha 162 il metro di paragone è presto servito.

Rimanendo ai numeri che ci servono per inquadrare il problema, il contesto storico in cui si colloca e da dove si partiva sono presto serviti.
La prima giunta Nardella ha chiuso con un 52% di differenziata. Una performance migliore se ci raffrontiamo con Roma, Palermo o Napoli ma lontano da Treviso e anche da quell'obiettivo di 65% prefissato per fine mandato.

Numeri da leggere però fra luci e ombre come dicevamo in premessa poichè i dati delle zone a bassa densità abitativa coinvolte in momenti diversi nella trasformazione della raccolta porta a porta hanno registrato performance inaspettate che sfiorano l'80% nonostante le difficoltà della transizione e molte polemiche in alcune zone.
Il rovescio della medaglia è però in piena città dove la sostituzione dei cassonetti tradizionali con quelli intelligenti sta causando al momento solo guai...

Un naturale momento di stasi in cui ancora deve essere digerito il passaggio? Può darsi.
Il dato certo è che l'inciviltà di molti rende complessa la situazione. Riceviamo ogni giorni immagini e commenti da varie parti della città dove ci vengono segnalati cattive abitudini e disservizi.

"In tanti anche se i cassonetti nele primo periodo di rodaggio sono aperti e non chiusi con la chiavetta nememeno provano ad aprire lo sportello e abbandona il loro rifiuto sul marciapiede""Purtroppo i nuovi cassonetti sono più piccoli, hanno lo sportello più stretto e solo da una parte e contengono meno materiali"; "il cattivo uso fa si che spesso siano inutilizzabili, molte utenze commerciali e il boom di consegne a domicilio con pacchi riempie in pochi minuti i contenitori della carta"; "è inutile eistruire i commercianti sulla raccolta porta a porta della loro carta e cartone se non diete agli addetti della mensa della scuola che se mettono dieci cassette di legno senza piegarle nel cassonetto tutto è inutile"; "servirebbe un passaggio più frequente per il ritiro".
Questo il tono delle mail che riceviamo ogni giorno in redazione a corredo delle foto che pubblichiamo.

Rimane poi nelle strade l'annoso problema dell'abbandono degli ingrombranti che non coinvolge solo le zone limitrofe ad altri comuni dato che segnalazioni ci arrivano spesso da zone semicentrali come via Landini e via Mannelli.

Anche oggi in commissione ambiente, sentiti sul tema i vertici di Alia hanno fra le righe ammesso di avere delle difficoltà e non riuscire a tenere testa al problema.
Rucordiamo che anche in piena emergenza covid Alia è andata in tilt con i sacchi rossi non arrivavano mai umiliando intere famiglie quarantenate e costrette a vivere coi rifiuti in terrazzo o dove arrivavano a persone decedute.
Eppure Alia per il suo grande lavoro durante l'emergenza sanitaria è stata anche premiata nel Consiglio Comunale Solenne dello scorso 2 giugno per la buona gestione dell'emergenza.

Il problema è che pare che Alia sia sempre in emergenza...

Lascia un commento
stai rispondendo a