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Scuola "Dino Compagni", "discriminazione indiretta" per un ragazzo con disabilità

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Scuola Dino Compagni, l'ingresso Scuola Dino Compagni, l'ingresso © n.c
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Lunedì 1° marzo è stata pubblicata l'ordinanza della Giudice dott.ssa Giuseppina Guttadauro del Tribunale Ordinario di Firenze relativa al ricorso ex art. 700, adito da Ginevra Risaliti, madre di Niccolò, rappresentata dai legali Avv. Maria Rosaria Pizzimenti e Ginevra Bardazzi. 

Il ricorso, promosso da Ginevra Risaliti e finanziato da una raccolta fondi del Quartiere, nasce dalla richiesta di consentire a Niccolò di entrare dall'entrata principale della scuola media Dino Compagni. Nel capitolato era originariamente prevista una rampa per le persone con disabilità ma poi non è stata realizzata.

Nel parlare del caso di Niccolò, che non poteva entrare dall'ingresso principale, la Giudice fa riferimento a una "discriminazione indiretta" ovvero quando una certa condizione, pur apparentemente neutra, mette la persona con disabilità in svantaggio evidente rispetto alle altre persone (L. 67/2006). 

Secondo Lorenzo Somigli che ha supportato Ginevra nell'iniziativa legale si tratta di un "evidente riconoscimento del diritto leso. Questa ordinanza dimostra la bontà della nostra scelta di chiedere il riconoscimento del diritto di Niccolò, e con lui, di tutte le persone con disabilità che frequenteranno la scuola Dino Compagni, attraverso le vie legali. In un momento di sfiducia verso la Giustizia è un'ordinanza significativa che riconcilia il cittadino al sistema".

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