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Firenze, si riaccendono le polemiche dopo la morte del rider a Rovezzano

Violento lo scontro tra un suv e un scooter. Il centauro un rider in azione è deceduto la mattina dopo in ospedale.

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Riders morto a Firenze Riders morto a Firenze © Photo credit: Ted's photos - For Me & You & Glory to Ukraine on Visualhunt.com
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Erano da poco passate le 21.30 di sabato sera quando in Via de Nicola all'altezza di via Gobetti a Rovezzano si sono scontrati un'auto suv e un ciclomotore.

Nel violento scontro Il centauro ha avuto la peggio ed è stato portato in ospedale in codice rosso, ma il giovane, un fiorentino nato nel 1996 che si chiamava Sebastian Galassi è deceduto ieri mattina in ospedale.

Fin qui la cronaca ma presto si sono accese le polemiche poiché il ragazzo a bordo dello scooter era un rider che stava effettuando una consegna.
E' il sindaco di Firenze Dario Nardella ad accendere la miccia con un post pubblicato sul suo profilo social. 

Sebastian faceva il rider per non gravare economicamente sulla sua famiglia e perde la vita facendo il rider e andando ad aggiungersi alla triste lista (Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini) di giovani lanciati in bici e moto nelle strade delle città per consegnare pizze, panini, etc...

Ragazzi costretti a correre sempre, spesso non rispettando le regole della strada ma anche le più elementari norme di sicurezza "perché un algoritmo li spinge a correre sempre per guadagnare 600 euro al mese" denuncia Nardella.
"Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti. Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare." prosegue. 

Il sindaco di Firenze è durissimo quando definisce abominevole il mondo del delivery che fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. "Il Parlamento appena insediato approvi immediatamente una norma a tutela di questi “nuovi” lavori e di questi giovani disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo. Dimostri di avere a cuore il valore del lavoro, delle relazioni sociali, della vita." conclude il Sindaco.

"Dolore e vicinanza alla famiglia" del ragazzo vengono espressi dalla Cgil, che annuncia uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini per la giornata di mercoledì 5 ottobre.

"Un'altra morte inaccettabile, in un settore dove la sicurezza sul lavoro è ancora troppo spesso un diritto da conquistare, così come salari dignitosi e diritti tante volte sono una chimera, all'interno di un sistema che spinge alla produttività a discapito delle tutele - scrivono in una nota Filcams Cgil Firenze, Filt Cgil Firenze e Nidil Cgil FirenzeÈ tempo che le aziende facciano la loro parte e contribuiscano a correggere le storture dei meccanismi del settore, e anche la politica deve intervenire con provvedimenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei rider".

La polemica è innestata perché è tanto che si parla di maggiori tutele dei riders ma fino ad oggi poco sembra sia stato fatto...

 

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