Sara Funaro © facebook
All’indomani della grande manifestazione che ha portato in piazza Santa Maria Novella quasi mille fiorentini di ogni estrazione sociale e orientamento politico, stanchi dell’insicurezza e del lassismo dell’amministrazione, la sindaca fumosa-Funaro ha risposto ai cittadini — molti dei quali erano persino suoi elettori, ora pentiti.
La strategia comunicativa? Sempre la stessa: blaterare, balbettando frasi fumose per ricamare un panegirico degno della migliore supercazzola prematurata, oppure deridere con aria di supponenza e sorriso a trentadue denti i fiorentini “lamentosi”, bollati come visionari che vivono su un altro pianeta.
Peccato che la sindachessa, nella sua conclamata inadeguatezza — evidente a tutti tranne che a lei, convinta di essere ammantata da un’aura divina in nome di cotanta parentela, come se le competenze si ereditassero per dna — non capisca che attaccando i cittadini finisce solo per fare male alla città.
La solita litania del “non è competenza mia, ma di Roma” non è soltanto un nauseabondo scaricabarile, ma un’autentica fake news, questa sì! Lo dimostrano i dati impietosi de Il Sole 24 Ore, che certificano la pessima performance di Firenze in tema di sicurezza.
Ancor peggio, additare una piazza di fiorentini arrabbiati come “strumentalizzata dalle opposizioni” e invitarli provocatoriamente ad andare con lei al Viminale non è solo un passo falso: è la prova della sua miopia politica e dell’ignoranza delle competenze che il suo ruolo richiede.
Lo sanno persino i bambini: a educazione civica si studia che il sindaco, per legge (art. 54 TUEL), rappresenta lo Stato sul territorio per le funzioni di ordine e sicurezza pubblica.
Può emanare ordinanze urgenti contro degrado, insicurezza e microcriminalità; ha la responsabilità della polizia municipale e può coordinarsi con Questura e Prefettura.
Insomma, anziché fantasticare su gite a Roma, la sindachessa Funaro potrebbe già oggi incidere concretamente sulla sicurezza reale e percepita.
Le vere fake news sono quindi le sue. Ed è bene ricordare chi è: l’allora assessora alle politiche sociali che si trovava in carica quando, in un ex albergo occupato dove succedeva di tutto, sparì una bambina mai più ritrovata.
In un Paese normale si sarebbe dimessa il giorno dopo; a Firenze, invece, è stata promossa da Dario Nardella a sua erede politica. Forse proprio perché la più fumosa e domabile delle sue assessore?
Ma eccole, nero su bianco, le sue promesse o meglio le sue fake news:
-
14 maggio 2024 – “Un night manager per rendere la città più sicura. Più presidi fissi, più agenti municipali, gestione coordinata del verde e delle aree degradate.”
-
24 settembre 2024 – “In tre mesi abbiamo già dato risposte sulla sicurezza.”
-
31 agosto 2024 – Dopo l’aggressione a un anziano: “I cittadini devono poter vivere in sicurezza la città in ogni momento del giorno e della notte.”
-
settembre 2024 – “Sono già state messe in campo risposte concrete: pattuglie a piedi, presenza nelle zone critiche, collaborazione con governo e forze dell’ordine.”
-
19 settembre 2024 – “La pol-Cascine darà risposte ai cittadini.”
-
29 aprile 2025 – “La sicurezza pubblica è fra le priorità dell’Amministrazione.”
Promesse, proclami e fumo negli occhi.
Nel frattempo, Firenze resta in balìa delle spaccate e dell’insicurezza quotidiana. Mentre per la sindaca tutto ciò non esiste....



Maria G
e certo non è mai colpa sua... tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale sono finite nel dimenticatoio ...naturalmente un'altra responsabilità ricade anche su tutti quelli che l'hanno votata Mi raccomando alle regionali fate il solito errore