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Un camper, due fiorentini e la scoperta dell'Italia

Alessandro dall'Isolotto e Irene da Piazza Puccini dopo il Covid partiranno a bordo del loro Westfalia per conoscere l'Italia. Dopo aver girato il mondo scoprono di non conoscere il Bel Paese

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Alessandro e Irene Alessandro e Irene © Alessandro Magione
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La partenza è già fissata al 1° agosto la destinazione è ignota. Di certo solo che sarà un viaggio tutto italiano lungo almeno cinque mesi.
Quando raggiungiamo Alessandro lo interrompiamo mentre sta lavorando sul camper. Le rifiniture prima della partenza. "Gli ultimi ritocchi, ma ormai ci siamo!" risponde soddisfatto.

Alessandro Magione, Irene Stori col loro camper westfalia non sono idealisti peace e love ma ragazzi contemporanei abituati a macinar chilometri e girare il mondo per scoprirlo e per cercare forse un destino migliore di quello che la loro pur amatissima patria è in grado di dare.

32 anni lui, 31 lei tanto amore e la comune passione per i viaggi e la libertà. Due fiorentini che decidono di mollare il posto di lavoro sicuro ma lobomotizzante per scegliere la libertà e il viaggio.
Alessandro era quello che, usando un luogo comune, possiamo definire un giovane in carriera e quindi fortunato nell'era del precariato, ma quando incontra Irene nel supermercato dove lavora e le parla del suo tempo determinato in Italia e delle sue esperienze di lavoro in Canada capisce molte cose.
Scopre che esiste un mondo diverso dove si vive il lavoro senza frenesia ed esiste la "meritocrazia". Città dove regnano legalità e sicurezza,dove non esiste differenza di genere tra uomini e donne.

Così un giorno decide di fare il grande salto. Una lettera di licenziamento al supermercato e via, zaino in spalla insieme a Irene e alla voglia di conoscere il mondo. Prima è la Norvegia e poi puntano a Oriente: tre mesi fra Laos, Cambogia, Cina, Thailandia e Vietnam.
Secondo la regola che il viaggio cambia e trasforma non tornano a Firenze ma si fermano a Utrecht in Olanda dove la vita è diversa "un paese equo e meritocratico, dove non si avverte la sensazione di essere ‘macchine produttive. La vita è profondamente diversa rispetto all'Italia. Qui nessuno conosce la parola stress e si ha molto tempo libero che godere dei propri affetti e delle passioni. Il famigerato ‘giusto rapporto tra vita privata e lavoro’ esiste ed è sacro" raccontano. E così Alessandro e Irene lavorano sodo a testa bassa e sognano di partire ancora ad oriente destinazione Kazakistan con un biglietto di sola andata a maggio 2020.

Poi tutto si blocca e tutto cambia anche per Alessandro e Irene. Il virus maledetto che proprio da quell'Oriente che amano arriva fa diventare carta straccia quel biglietto per il Kazakistan e l'esperienza intensa della pandemia e della reclusione ribalta tante convinzioni anche a loro.

"Abbiamo dovuto gioco forza anche noi rivedere i nostri orizzonti e le nostre prospettive e abbiamo capito che, incredibilmente conoscevamo il mondo, abbiamo scoperto paesi e culture diversissime dalle nostre ma non abbiamo mai visto le Dolomiti e la Costiera Amalfitana. E' allora dobbiamo colmare questa lacuna e dedicare i prossimi mesi della nostra vita a scoprire l'Italia. Toccheremo tutte le regioni e i siti Unesco"

Non importa infatti la grande distanza chilometrica per un viaggio. Il viaggio è dentro ognuno di noi; non importa dove si va ma come si va. "Vogliamo con questa nostra scelta far capire a tanti altri che oggi più che mai dobbiamo scegliere l'Italia, viaggiare in Italia, scoprire e vivere l'Italia."
Anche se l'Italia è un po' matrigna per Alessandro e Irene è tanto amata al punto da decidere di scoprirla a pieni polmoni tutta insieme. Un camper, due cuori e la passione del viaggio.

A presto Alessandro e Irene!








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