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Firenzuola, bene comune sollecita il consiglio comunale a prendere posizione sul conflitto in medio oriente

Il testo richiama le numerose iniziative di protesta e sensibilizzazione organizzate in Italia e all’estero – marce silenziose...

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Bene comune Firenzuola Bene comune Firenzuola © Bene comune Firenzuola
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Il gruppo consiliare Bene Comune di Firenzuola ha indirizzato una lettera aperta al sindaco Giampaolo Buti e alla giunta comunale, chiedendo una presa di posizione più chiara e unitaria in merito al conflitto in Medio Oriente e alla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. Nel documento, firmato dal capogruppo Filippo Giordano Allkurti, si sottolinea come l’opinione pubblica italiana e internazionale stia manifestando crescente attenzione e preoccupazione per le azioni militari in atto, definite da istituzioni internazionali come forme di genocidio nei confronti della popolazione palestinese.

Il testo richiama le numerose iniziative di protesta e sensibilizzazione organizzate in Italia e all’estero – marce silenziose, manifestazioni, lutti cittadini e prese di posizione ufficiali – tutte tese a chiedere un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, l’apertura di corridoi umanitari e l’avvio di un processo diplomatico credibile. Viene inoltre ricordato il recente riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di Paesi come Portogallo, Regno Unito, Canada, Australia e Francia, segnale di un mutamento significativo nello scenario internazionale.

Bene Comune ricorda come già in passato fosse stata presentata al consiglio comunale una proposta di ordine del giorno che mirava a condannare ogni forma di violenza contro i civili, a esprimere solidarietà alle vittime, a respingere antisemitismo, islamofobia e razzismo, e a sollecitare un impegno diplomatico dell’Italia e dell’Europa. La proposta, però, era stata respinta dalla maggioranza.

Alla luce del progressivo aggravarsi della situazione, il gruppo invita ora il sindaco e l’intero consiglio, maggioranza e opposizione, a farsi promotori di un’iniziativa condivisa che condanni la guerra in tutte le sue forme, chieda con forza la pace e indichi nel dialogo l’unica strada possibile per la risoluzione delle controversie.

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