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"Germana Marucelli: L'esposizione che celebra la 'sarta intellettuale' del Made in Italy

"Germana Marucelli: L'esposizione che celebra la 'sarta intellettuale' del Made in Italy

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Foto dell'evento Foto dell'evento © Lillina Monti (Fonte foto Gallerie degli Uffizi)
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Dal 13 giugno al 24 settembre, il Museo della Moda di Palazzo Pitti ospita l'esposizione "Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy". La mostra antologica offre un'immersione completa nello stile, nella fantasia e nelle visioni di Germana Marucelli, una delle figure più eccentriche e influenti della moda italiana.

Circa 150 pezzi, tra abiti, gioielli, opere d'arte, fotografie e bozzetti, raccontano la creatività esplosiva di questa stilista definita da Fernanda Pivano "la sarta intellettuale" e da Giuseppe Ungaretti "interprete rara di poesia".

L'esposizione, curata dalle Gallerie degli Uffizi, offre un'ampia panoramica sullo stile, la creatività e le visioni dei protagonisti della moda italiana. La mostra presenta abiti, gioielli, opere d'arte, bozzetti e fotografie, offrendo un'esperienza completa per gli appassionati di moda e arte. La mostra ricrea gli ambienti storici, inclusi il salotto culturale e l'atelier, e mette in luce la relazione tra moda, arte, architettura e cultura. Un'opportunità per il pubblico di scoprire la ricchezza e l'innovazione della moda italiana nel corso dei decenni.

Gli abiti creati da Germana Marucelli sono esposti accanto a opere d'arte e gioielli di artisti italiani con cui ha collaborato, come Paolo Scheggi, Pietro Gentili e Getulio Alviani. L'accento è posto sull'interazione tra arte, architettura, moda e cultura nel senso più ampio. La mostra ricrea gli ambienti del salotto culturale fondato dalla stilista, frequentato da poeti, artisti e intellettuali come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, e del suo atelier progettato da Paolo Scheggi nel 1964. I visitatori avranno l'opportunità di immergersi direttamente nel contesto storico in cui la moda si trasformava.

 

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