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Giustizia: Se la mediazione non piace al Ministro Bonafede. Un commento

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Giustizia: Se la mediazione non piace al Ministro Bonafede. Un commento Giustizia: Se la mediazione non piace al Ministro Bonafede. Un commento © n.c.
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Non solo il "decreto sicurezza" mette ansia negli ambienti forensi. In Ottobre si è svolto un importante congresso, nel quale le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede hanno suscitato delle polemiche. A seguire la nota di un noto avvocato del Foro di Firenze Salvatore Azzaro, che opera nel nostro territorio, con la quale rilascia in esclusiva a OKMugello il suo commento.

Scrivo questo breve commento all'articolo allegato, accompagnato da una certa inquietudine sul futuro. Da mediatore professionista ho accolto con vero scoramento le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Alfonso Buonafede al XXIV Congresso Nazionale Forense, tenutosi a Catania nei primi giorni del mese di Ottobre. Il messaggio sembrava essere : in questi anni la mediazione ha avuto risultati modesti e pertanto il governo si appresta ad operare riforme che modificheranno l'obbligatorietà rendendola alternativa alla negoziazione assistita.

Eppure i dati divulgati dal Ministero Giustizia sembrano andare in senso opposto. Non occorre essere un esperto del settore per comprendere come in questi anni ci sia stato un crescente sentimento di fiducia nella mediazione come strumento alternativo di soluzione dei conflitti. I dati rilevati nei vari organismi di mediazione (anche se occorre fare un distinguo tra Camere di Commercio, istituti pubblicistici e istituti privati) rivelano ha costante crescita del numero di casi risolti con accordo di mediazione tra le parti. Le tabelle ministeriali indicano due dati importanti: il primo conferma che sia in crescita il numero delle procedure nelle quali la parte invitata accetta di partecipare al tavolo di mediazione; il secondo dato indica che, quando le parti decidono di avviare la procedura e partecipano attivamente, il numero degli accordi sale al 50%.

Ebbene, riuscite a immaginare cosa voglia dire per il sistema giustizia del nostro Paese una deflazione del contenzioso civile del 50%? E vi siete chiesti perché (dati ministeriali alla mano) gli istituti di mediazione che sono diretta espressione degli ordini professionali forensi abbiano una percentuale di accordi notevolmente più bassa dispetto alla media nazionale?

Voglio lasciare al lettore queste domande per consentire ad ognuno la necessaria libertà di valutazione; ma una cosa voglio dire (la stessa cosa che direi al ministro Buonafede se potessi parlargli...e non è escluso che ci riesca). Indietro non si torna; il progresso non arretra. La rivoluzione pacifica, quella che parte dal basso, quella che testimonia la libertà di una scelta e la cultura di un popolo non si può arrestare con un decreto.

Nelle prossime uscite, su questa stessa rubrica, illustrero' alcuni punti essenziali della mediazione e riportero' (con la dovuta riservatezza) alcuni casi pratici che ho trattato nella mia carriera di mediatore.

Avvocato Salvatore Azzaro, Mediatore e socio fondatore dello Studio Legale AZZARO & PARTNERS. Ha maturato significative esperienze in campo di diritto societario e commerciale, diritto fallimentare, diritto civile in generale, diritto penale, transazioni immobiliari. In ambito internazionale è referente di alcuni importanti studi legali quali il Bufete Antonijoan-Gonzalez-Grasa di Barcellona e lo studio Reiss & Colleghen di Francoforte. E' conciliatore abilitato, membro dell'Organismo di Conciliazione di Firenze e del Centro di Mediazione dell'Europa, del Mediterraneo e del Medioriente (CEM) - delegazione italiana.

 

 

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Commenti 5
  • Mediazione: un paese moderno accoglie con favore la cultura della conciliazione – OK!Mugello

    […] sul tema dei risultati della mediazione, stimolato dalle critiche ad un mio precedente articolo e dalla diffidenza che ancora qualcuno degli utenti nutre verso questo […]

    rispondi a Mediazione: un paese moderno accoglie con favore la cultura della conciliazione – OK!Mugello
    lun 4 marzo 2019 02:57
  • Salvatore Azzaro

    Caro collega mediatore, mi dispiace che la tua esperienza no sia stata positiva; i dati ufficiali pubblicati dal Ministero Giutizia non indicano risultati negativi dell'istituto della mediazione a livello nazionale. E devo aggiungere che Firenze vanta risultati ancora migliori della media. concordo con te sul fatto che, a volte, l'atteggiamento ostativo degli avvocati pu non facilitare l'avvio delle procedure ma una delle abilit del mediatore proprio quella di creare un clima di cooperazione tra i partecipanti al tavolo di mediazione. Personalmente credo molto nella preparazione dei mediatori e nella qualit della formazione oltre che, naturalmente, nell'esperienza sul campo che ognuno di essi matura nella gestione dei conflitti. Quello che posso dirti che, se l'opportunit ti interessa, vorrei invitarti a visitare la sede dell'organismo con il quale io collaboro stabilmente a Firenze e ad assistere come uditore, ove ve ne sia la p

    rispondi a Salvatore Azzaro
    mer 9 gennaio 2019 12:24
  • Salvatore Azzaro

    ossibilit, ad una mia procedura di mediazione. Contattami pure, attraverso la redazione di OKMugello, se l'offerta ti sembra interessante. I migliori saluti, Avv. Salvatore Azzaro

    rispondi a Salvatore Azzaro
    mer 9 gennaio 2019 12:24
  • Andrea lelmi

    Da mediatore professionista abilitato, dopo decine di tentativi di mediazione, andati tutti a "ramengo" posso dire che la mediazione, cos come strutturata, non risolve nessun contenzioso. O meglio, i contenziosi si risolvono, se vogliono, tramite i legali delle parti, che spesso volentieri non vogliono risolvere davanti ad un mediatore. La mediazione , ripeto, cos come strutturata, solo ed esclusivamente un passaggio obbligato prima di andare in giudizio. Senza.il tentativo di mediazione, che spesso si risolve in una seduta dove le parti comunicano che non vogliono mediare, non si pu andare in giudizio. La prima normativa non obbligava.la presenza.dei legali. La seconda modifica obbliga la presenza.dei legali, che se volessero veramente mediare non ci sarebbe necessit di un mediatore, che ricordo non un arbiitro e neppure un giudice. Doveva servire, nella prima stesura, a trovare accordi anche alternativi. Con l'obbligo dell'assiste

    rispondi a Andrea lelmi
    lun 7 gennaio 2019 08:57
  • Andrea lelmi

    nza dei legali tutto ci decaduto ed ha trasformato la mediazione in un mero passaggio obbligato (ed anche oneroso) per potere andare in giudizio. Ben venga.una modifica. Naturalmente dipende dalla modifica

    rispondi a Andrea lelmi
    lun 7 gennaio 2019 08:57