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Grande successo dell'Elisir D'amore alla casa di Giotto

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Grande successo dell'Elisir D'amore alla casa di Giotto Grande successo dell'Elisir D'amore alla casa di Giotto © n.c.
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"E’ una scommessa – ci diceva il baritono Alessandro Petruccelli qualche giorno prima del debutto nel Mugello alla Casa di Giotto con l’opera di Donizetti “l’Elisir d’Amore” – sono un po’ titubante, ma speriamo di vincerla”. Gli rispondemmo che l’avrebbero vinta, perchè la grande musica non era mai stata di casa alla….Casa di Giotto e gli amanti e gli appassionati non avrebbero perso  questa ghiotta occasione culturale e musicale in uno dei lembi di terra più belli ed ameni del nostro Mugello.

Insieme a Petruccelli avevamo visto giusto. La scelta del regista per questo lavoro di Gaetano Donizetti (Bergamo 12 novembre 1797 – 8 aprile 1848), è stata di collocare temporalmente la storia nel 1948, anno di grandi aspettative come era stato la primavera risorgimentale del 1848, anno vicino alla prima rappresentazione e purtroppo anno della morte del compositore, in età ancora giovanile, a dimostrazione che i sentimenti non cambiano con il passare degli anni.

Tutto si svolge nella campagna toscana, in una aia come ne conosciamo a centinaia. I personaggi sono gente di tutti i giorni: gli abitanti della fattoria, i mietitori, la padroncina bella, viziata e sbarazzina, il giovanotto povero e innamorato, il soldato (in questo caso un carabiniere), fiero, sicuro di sé e del fascino della sua divisa ed infine un sedicente Dottore depositario del rimedio per ogni male.

 

Gli interpreti, di cui riferiamo sotto con un brevissimo “medaglione” con diverse esperienze professionali, hanno dato vita ad uno spettacolo che ha ricevuto gli applausi scroscianti e il consenso di un pubblico incredibilmente  e inaspettatamente numeroso ed entusiasta. E non poteva esser diversamente. I personaggi e gli interpreti:

Adina – Simonida Miletic, giovane soprano di origine serba, ha debuttato il ruolo con padronanza e sicurezza.

Nemorino – Tiziano Barbafiera, tenore giovane ma con alle spalle varie partecipazioni importanti. E’ attualmente impegnato con Opera Festival nel Flauto Magico di Mozart.

Belcore – Alessandro Petruccelli è stato con Marisa Cheli e Giuliano Paladini (Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico), il motore che ha reso possibile questa serata. Baritono con decennale esperienza in Italia e all’ estero, ha usato il suo bagaglio artistico per traghettare la compagnia verso un positivo risultato.

Dott. Dulcamara – Alessandro Calamai, basso buffo attualmente impegnato nel nuovo musical “I promessi sposi “, è stato un vero istrione che ha catturato da subito l’ attenzione del pubblico e, con continui colpi di teatro, ha creato una magica complicità con tutti i presenti.

Giannetta – Edy Bonaiuti, soprano è stata una maliziosa ragazza di fattoria, che ha fatto della sua giovinezza l’arma vincente per superare brillantemente l’emozione del debutto in questo ruolo.

Claudio Bianchi – Pianista e direttore, figlio e nipote d’arte (la madre è violinista e lo zio è il M° Roberto Gabbiani, già direttore del coro del Comunale di Firenze, della Scala e attualmente del Regio di Torino ), è stato, benché giovanissimo, bravissimo nel coordinare al meglio i solisti e i componenti del coro. Con la fattiva ed emozionante partecipazione del violino del M° Giorgio Ballini, ha disegnato un suggestivo accompagnamento per la più famosa romanza dell’opera: la celeberrima “una furtiva lagrima" che ha emozionato un pubblico attento e convinto.

La corale S. Martino (Pian di Scò) – Appassionati dilettanti, si sono impegnati al massimo per la riuscita della serata e, nonostante avessero già cantato questa opera al Metastasio di Prato, in Austria e in Germania, non hanno voluto vivere di rendita, ma hanno ristudiato tutto sotto la direzione del M° Sante Carnevali.

Una grande serata quella vissuta alla Casa di Giotto in quel di Vespignano, una scommessa vinta in tutti i sensi, quindi un elogio particolare e incondizionato a tutti gli organizzatori che con grandi sacrifici, hanno voluto scrivere una emozionante pagina musicale nel luogo in cui mosse i primi passi colui che doveva divenire il “sommo pittore”.
(A.G.)   

Foto 1 (in alto) Un vecchio manifesto che reclamizza “l’Elisir d’Amore”

Foto 2 (sopra) Un ritratto del grande compositore

 

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