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Il Franchi diventa un caso nazionale

I dubbi de Le Iene e del Comitato

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L’ascolto del Sindaco a Campo di Marte L’ascolto del Sindaco a Campo di Marte © facebook
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Il caso Artemio Franchi diventa nazionale dopo l'annuncio del sindaco Nardella che la Fiorentina giocherà fuori casa per 2 anni e che per adesso non si trova uno stadio disposto ad ospitarla.
La trasmissione satirica Le iene incalzando nel suo stile sottolinea come "il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, nel 2019 voleva riqualificare lo stadio di Firenze Artemio Franchi spendendo 250 milioni di euro: progetto bocciato. Ora il restyling, che sembra "nascondere" l'opera-monumento di Pier Luigi Nervi, verrà pagato con 200 milioni di soldi pubblici del Pnrr. Perché?"
A porre la domanda anche al Sindaco Nardella sono le Iene Gaetano Pecoraro e Marco Fubini che ne hanno parlato anche con il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi

Ciò che lascia molti perplessi, anche a Firenze e dintorni, è perché utilizzare i soldi del Pnrr?
E questa è la chiave di lettura del servizio televisivo che si chiede come sia possibile che soldi pubblici vengano usati per scopo privato, quando c'era la possibilità di sfruttare investimenti proprio di Rocco Commisso.

Le Iene ripercorrono a modo loro tutte le tappe, dalla bocciatura del primo progetto proposto dal Presidente della Fiorentina, all'approvazione di quello che sarà il nuovo Franchi e al servizio ha partecipato anche la segretaria della fondazione "Pier Lugi Nervi" che sottolinea più volte come il nuovo progetto occulti le caratteristiche principali dello stadio Franchi: dalla tribuna alle scale elicoidali.

Nel frattempo si segnala anche una prima importante vittoria per il Comitato Vitabilità, l’organismo autonomo formato da un gruppo di residenti del Quartiere che da prima di Natale si batte strenuamente contro il progetto di riqualificazione della zona di Campo di Marte collegato a quello di restauro dello stadio, che rischierebbe di stravolgere l’aspetto del rione.
Il Comitato martedì 31 marzo sarà ascoltato a Palazzo Vecchio in Commissione urbanistica e quella sarà l’occasione per esplicitare finalmente i loro dubbi e le loro perplessità sul restyling che comprende un albergo, un centro direzionale, spazi dedicati al terziario e un centro commerciale, oltre a due “vele” o “ali” alte da una parte 15 metri e dall’altra 18 che precluderebbero a loro dire completamente la vista sul rione.
Ali che servirebbero a contenere proprio tutta questa parte cosiddetta “vendibile” e nei piani dell’amministrazione dovrebbe servire a ingolosire Rocco Commisso per fare in  modo così che la Fiorentina non si sposti a giocare le partite casalinghe da un’altra parte, dato ormai per certo l’inizio dei lavori di restyling del vecchio comunale al termine di questo campionato.

“Siamo felici – spiegano i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi e Roberto De Bladi presenti nella commissione – di aver ottenuto un grande risultato per i cittadini del Campo di Marte. È stata accolta la richiesta di un’audizione, all’interno di una seduta della Commissione urbanistica, per il ‘Comitato Vitabilità’ che ormai da mesi chiede al Comune di poter esporre le proprie idee in merito alla riqualificazione della zona dello stadio Artemio Franchi e del Campo di Marte. Il 31 marzo ci sarà, finalmente, l’opportunità di un confronto con l’amministrazione e la possibilità di poter discutere ed argomentare le richieste del Comitato dato che questa opportunità non è stata concessa in Consiglio comunale. Auspichiamo inoltre che venga accettata la richiesta di audizione anche con un Consiglio di quartiere aperto, proprio per coinvolgere la cittadinanza tutta”.

Grande soddisfazione anche per Francesca Marrazza, portavoce infaticabile del Comitato che dichiara a La Martinella di Firenze “Siamo molto felici dell’opportunità di poter partecipare alla Commissione Urbanistica il prossimo 31 marzo; siamo soprattutto felici perché  sarà la prima volta che potremo porre delle domande sulle perplessità che girano intorno ai tanti interventi che insistono sul Campo di Marte. Stiamo studiando il nuovo Poc per vedere se ci sono delle variazioni rispetto al precedente e poi formuleremo le nostre considerazioni.  Speriamo di tutto cuore che questo incontro sia solo l’inizio di una politica veramente partecipata e collaborativa”.

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