OK!Firenze

Il Tree setting del comune di Firenze è fallito?

Era una bell'idea ma delle piante affidate al parco di Valicaia da riprendere nelle prossime festività c'è rimasto davvero poco.

Abbonati subito
  • 980
Il triste scenario di poggio Valicaia Il triste scenario di poggio Valicaia © Ok!News24
Font +:
Stampa Commenta

Fu una delle idee sicuramente più di successo dello scorso gennaio quando, spente le luci delle feste natalizie si pone il problema su come "rottamare" l'albero di Natale.

La soluzione offerta dal comune di Firenze che proponeva di non gettarlo ma di "parcheggiarlo" in attesa delle festività successive in un parco era piaciuto a molti. (leggi qui).

E molti sono stati i fiorentini che hanno scelto il tree setting a Poggio Valicaia sulle colline di Scandicci. 

Ma tutti coloro che lo scorso gennaio hanno consegnato il proprio abete all'Eco-centro di San Donato e "passata" la valutazione dell'esperto che ha inviato l'albero al parco di Poggio Valicaia che sorpresa avrà il prossimo Natale?

Una scelta di riciclo di chiara impronta green molto promossa dall'allora Assessore all'ambiente di Firenze Cecilia del Re e dalla collega di Scandicci Barbara Lombardini che chissà se in quest'anno sono mai state come abbiamo fatto noi a verificare di persona lo stato in cui si trovavano gli abeti affidati da tanti fiorentini al parco.

Lo scenario che abbiamo trovato davanti ai nostri occhi è stato quello di una catastrofe. Una fila continua di abeti seccati da tempo, molti in grave sofferenza, svasati e abbandonati a se stessi.
Si dirà che l'estate è stata molto calda, ma mi permetto di dire che in un bosco in collina forse potevano stare meglio che in città se solo fossero stati curati.
 

Il senso brutto è stato quello di un totale abbandono. Alberi messi lì in un angolo e abbandonati a se stessi alcuni senza vaso o con lo stesso rotto.

Qualcosa è andato storto? Cosa riprenderanno a dicembre i fiorentini che speranzosi hanno affidato al servizio tree sitting il loro abete?

 

Lascia un commento
stai rispondendo a