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Il violoncellista Cassadò al Giotto di Borgo San Lorenzo nel 1923

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Il violoncellista Cassadò al Giotto di Borgo San Lorenzo nel 1923 Il violoncellista Cassadò al Giotto di Borgo San Lorenzo nel 1923 © n.c.
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Dopo la nostra recensione sul bellissimo ed entusiasmante concerto al Teatro Giotto lo scorso giovedi 21 gennaio 2016, durante l’esecuzione della “Sinfonia n.5” di Beethoven, un lettore ci scrisse per sapere se Gaspar Cassadò, uno dei più grandi violoncellisti del mondo, avesse suonato al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo. Dopo poco giunse una risposta dell’amica Sabrina Landi Malavolti, bravissima clarinettista e responsabile dell’Orchestra “Camerata dè Bardi” la quale confermò la presenza di Cassadò nel Mugello, dopo essere stato ospite della pianista Giulietta Gordigiani alla Villa di Striano sopra Ronta. Prima di raccontare questa splendida pagina culturale e musicale, vanto ed orgoglio del teatro borghigiano, ricordiamo che proprio sul nostro Sito OK!Mugello, il collaboratore Pier Tommaso Messeri, profondo conoscitore della storia di Ronta (i suoi antenati nei secoli erano i Pananti ed i Magnani e scusate se è poco!), lunedì 8 dicembre 2014, scrisse un bel servizio storico sulla famiglia Gordigiani, in modo particolate di Giulietta Gordigiani, che aveva sposato un noto musicista austriaco Roberto Von Meldelsshon, ricordando i personaggi che spesse volte venivano a Striano (vedi D’Annunzio, Eleonora Duse, grandi musicisti ed attori teatrale, etc, etc), ospiti appunto della famiglia Gordigiani di cui Michele, padre di Giulietta, è stato una dei massimi ritrattisti fra l’800 e parte del ‘900. Scritto questo poiché era doveroso, eccoci a ricordare la presenza di Cassadò a Borgo San Lorenzo rispondendo così al gentile lettore. Eravamo nel mese di settembre del 1923, la stampa locale scrisse di queste presenze a Striano e i dirigenti dell’Orfanotrofio “Umberto I°” e i responsabili per il restauro del Santuario del SS. Crocifisso, gravemente danneggiato dal terremoto del 1919, non persero tempo, chiedendo gentilmente se potevano eseguire un concerto al Giotto per beneficenza. La risposta non si fece attendere e in pochissimo tempo, previo accordo con l’Accademia degli Audaci (non vollero una lira!), la domenica del 30 settembre 1923 sul proscenio del teatro borghigiano si svolse questo concerto. Con uno scrosciare di intensi applausi del numeroso e qualificato pubblico presente (ovviamente era presente tutta la nobiltà e la notabilità mugellana, non certo il popolino per ragioni facilmente intuibili…!!), si presentarono Giulietta Gordigiani Von Mendelsshon, acclamata ed ammirata pianista di ordine europeo, il figlio Francesco Frence Von Mendelhsson, già superbo violinista, ed infine ecco Gaspar Cassadò, violoncellista spagnolo, trionfatore nei tanti teatri europei (un mese prima suonò a Londra davanti ai Reali inglesi), supportati dalla soprano Maria Teresa Chiari. Il programma fu intenso con musiche di G.F. Haendal ( Sonata per due violoncello e pianoforte), Robert Von Mendelhsson, - e non poteva esser diversamente – ( Sonata in si bemolle maggiore per pianoforte e violoncello), Scarlatti ( Pastorale e Capriccio), Chopin (Etdue), Chopin e Liszt (canto polacco), Popper (gavotte), Sanmartini (adagio), Granados (intermezzo), Gioachino Cassadò – musicista padre di Gaspar (capriccio spagnolo). Vari pezzi furono accompagnati dalla voce della soprano. Deve essere stato un incredibile successo (furono raccolte quasi cinquemila lire; una grande cifra per l’epoca), leggendo quel che scrisse l’articolista del settimanale mugellano: “ – Il violoncellista Gaspar Cassadò di Barcellona si rivelò semplicemente meraviglioso. Il sentimento con il quale interpretò gli autori, la intonazione sempre giusta, la nettezza delle note avevano veramente del portentoso. La voce deliziosa e affascinante dell’istrumento del Cassadò entusiasmò il pubblico, che sarebbe rimasto inchiodato al suo posto per delle ore, pur di non interrompere per il godimento intellettuale che un tanto artista gli procurava. Bissò dietro insistenze vive del pubblico, l’ultimo pezzo della serata, il Capriccio Spagnuolo. Il lunghissimo seguito di note flautali chiare e ben impostate lo dimostrano un artista sommo, dalla tecnica impeccabile – “. Basta così per ricordare un prezioso gioiello della cultura e della musica nella prima parte del ‘900 al Giotto di Borgo San Lorenzo. Giulietta Gordigiani Von Mendelhsson con il figlio Francesco Frence Von Mendelhsson (Foto Archivio Pier Tommaso Messeri) Il violoncellista spagnolo Gaspar Cassadò (Foto di repertorio)

 

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Commenti 4
  • aldo giovannini

    Bella questa testimonianza della gentile lettrice, cos i tanti commenti che mi sono giunti sulla mia email; segno evidente che il nostro ricordo non stato vano.

    rispondi a aldo giovannini
    gio 28 gennaio 2016 12:15
  • cinzia

    Non c' famiglia di Ronta che non abbia ricordi del grande violoncellista Cassad. Si recava spesso in localit Striano, vicino alla piccola frazione del Comune di Borgo San Lorenzo, specialmente nei mesi estivi e primaverili, incontri anche con Gabriele D'Annunzio che, sembra, innamorato del posto e delle belle donne che affollavano tale villa, donavano versi e musica al luogo. Nei vecchi salotti, mi ricordo delle foto, dipinti di questo bel periodo e racconti di famiglie che partecipavano alla vita nella grande villa di Striano. Un racconto fattomi dal carissimo amico di mio padre, Marcello Gigli, ormai deceduto , di quando partecip al matrimonio di Cassad, vestendo il piccolo Alessandro, suo figlio, con un kimono, voluto proprio dal noto violoncellista.

    rispondi a cinzia
    gio 28 gennaio 2016 10:42
  • Massimo

    non sapevo minimamente di questa presenza di Cassad a Borgo. Molto bello.

    rispondi a Massimo
    mer 27 gennaio 2016 01:49
  • teresa

    MAGNIFICO.

    rispondi a teresa
    mer 27 gennaio 2016 11:46