OK!Firenze

La Rai alla scoperta di San Casciano. Le telecamere di “Telemaco” si accendono sui luoghi e le vicende di Niccolò Machiavelli

L’approfondimento di “Telemaco” sarà trasmesso prossimamente sul canale Rai Storia.

Abbonati subito
  • 80
Il sindaco Ciappi con i due storici Il sindaco Ciappi con i due storici © ufficio stampa
Font +:
Stampa Commenta

Le telecamere di Rai Storia si accendono sulle vicende e i luoghi di San Casciano in Val di Pesa legati al grande intellettuale Niccolò Machiavelli, padre fondatore della scienza politica moderna, che nel borgo di Sant’Andrea in Percussina trascorse il suo anno di confino, una volta persa la carica di segretario della Repubblica fiorentina.
La narrazione sulle tracce dell’autore del “De Principatibus”, opera tra le più tradotte al mondo, viene svolta da uno dei quattro giovani storici nella nuova edizione di “Telemaco”, il magazine di Rai Storia.
I diversi contributi sono incentrati sul viaggio nei luoghi e nelle storie che diventa racconto grazie anche ai testimoni, agli storici e ai portavoce di queste storie, custodi della memoria. Machiavelli uomo, politico, diplomatico, scrittore, filosofo, padre della 'ragion di Stato', nel borgo di Sant'Andrea in Percussina visse al confino per circa un anno e qui nel 1513 iniziò a comporre il suo capolavoro, "Il Principe", nella villa di campagna posseduta dalla famiglia.

Per raccontare la permanenza di Machiavelli tra le colline di Sant’Andrea in Percussina - nella sua Casa (Museo), l’Albergaccio, tra lo scrittoio e gli spazi esterni del borgo, sono stati intervistati due storici, Daniele Conti e Laura Carotti, dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento.

Il contributo di “Telemaco” su Machiavelli a Sant’Andrea in Percussina a San Casciano in Val di Pesa sarà trasmesso prossimamente sul canale Rai Storia.
Gli storici Daniele Conti e Laura Carotti hanno citato studi che dimostrano che quello di Machiavelli fu un ordine di confine che colpì l'intellettuale all'indomani del licenziamento da parte dei Medici. Richiamando la celebre lettera indirizzata all'amico Francesco Vettori, datata 10 dicembre 1513, Daniele Conti e Laura Carotti fanno emergere il volto umano dello scrittore e della sua vita in campagna, in solitudine e a contatto con il contado. Alle letture notturne di classici, indossati gli abiti aulici, Machiavelli alternò attività ludiche accompagnate da frequenti passaggi all'osteria, posta di fronte alla sua dimora, dove si intratteneva giocando a tric e trac.

“Siamo felici del risalto che la Rai ha voluto dedicare ad una pagina significativa della nostra storia - dichiara il sindaco Roberto Ciappi - ringraziamo la redazione per aver scelto di costruire un accurato approfondimento sui luoghi, le memorie e i documenti che attestano e ripercorrono con i contributi degli storici l’importante legame che unisce il pensiero e l'opera di Niccolò Machiavelli al nostro territorio”.

Lascia un commento
stai rispondendo a