Sara Funaro © facebook
A seguito della richiesta dei dodici sindaci del Mugello di rivedere le decisioni prese in merito alla spartizione della proprietà di Publiacqua, alla quale Sara Funaro ha risposto negativamente affermando che le decisioni sono definitive e che la proprietà di Publiacqua sarà divisa con l’ente di gestione della raccolta dei rifiuti urbani A.L.I.A., mi è tornato alla mente suo nonno, Piero Bargellini, democristiano doc, che non si sarebbe mai “intruppato” con il Partito Comunista, come invece ha fatto sua nipote Sara Funaro.
Certo, la gestione dell’acqua insieme a quella dei rifiuti urbani di A.L.I.A. è un affare importante su cui conviene mettere le mani, e i partiti che governano Firenze non se lo lasciano sfuggire. A tal proposito è interessante l’articolo scritto su Il Galletto da Claudio Scarpelli, ex sindaco di Firenzuola, che confronta le tariffe dei comuni di Marradi, Palazzuolo, Castel del Rio e della Romagna, dimostrando come quelle di Publiacqua siano più alte del 50-60%.
Per questo motivo, ho scritto un articolo pubblicato su Il Filo e su OK Mugello, che vi allego.
Sarebbe ora che i Fiorentini comprendessero che dal Mugello arrivarono i Medici e che da loro nacque il Rinascimento, dando la possibilità ai grandi personaggi del tempo di fare di Firenze la culla della civiltà.
Valorizzando il Mugello si valorizza Firenze, e se sapremo compiere le scelte opportune per gli anni 2030, potremo far rinascere un nuovo Risorgimento fiorentino. Basta con le domande sul se nel Mugello ci siano i lupi: sì, ci sono, e sono animali intelligenti, capaci di apprezzare le caratteristiche del territorio.
Cosa ha bisogno Firenze oggi? Di liberarsi dalle filosofie post-comuniste che impediscono di operare con intelligenza, limitando la libertà dai vincoli partitici che mortificano la città e riducono la sua capacità di realizzare opere che il territorio e Firenze potrebbero esprimere.
Attraverso la modifica delle strutture esistenti, ormai obsolete, e la realizzazione di nuove opere viarie, si permetterebbe all’intelligenza degli abitanti di Firenze e del suo territorio di esprimersi nuovamente, come accadde nel Quattrocento, quando i Fiorentini produssero alcune delle opere d’arte più prestigiose del mondo.
Signora Sara Funaro, presidente dell’Area Metropolitana Fiorentina, il territorio necessita innanzitutto dell’interconnessione della Faentina, nei pressi di San Piero, con l’Alta Velocità, e della realizzazione di una circonvallazione a nord di Firenze, che partendo da Peretola passi per Careggi, salga ai Massoni verso la Bolognese, scenda sulla Faentina, passi sotto Fiesole fino a Settignano, prosegua per Rovezzano verso l’Aretina, oltrepassi l’Arno e si congiunga con l’uscita dell’autostrada di Firenze Sud.
Questo intervento semplificherebbe gli accessi da Bolognese e Faentina, e rappresenterebbe un primo passo concreto per cambiare la filosofia di sviluppo che Firenze attende da troppo tempo.
Invito Sara Funaro a rileggere l’articolo da me pubblicato su OK Mugello, in cui si propone una gestione del Mugello come Parco attrezzato di tipo turistico-alberghiero tipico del Mugello, e a comportarsi di conseguenza: così entrerà nella storia.
Firenze è una città splendida, ma deve essere messa in grado di valorizzare le sue infinite peculiarità, facendo sì che il Mugello svolga il suo naturale ruolo di Parco attrezzato del Mugello, rude, verde ma bello, come appendice della città e a disposizione di una Firenze turistica, custode di opere d’arte di valore e quantità fra le più importanti del mondo.
È giunto il momento di dare al Mugello la possibilità di progettare il proprio territorio a vocazione turistica, con nuovi insediamenti alberghieri di qualità, serviti da strade, ferrovie e parcheggi adeguati ai tempi attuali.
Con l’attuale amministrazione, e ancor più con la presidenza dell’Area Metropolitana Fiorentina affidata a Sara Funaro, Firenze rischia di chiudersi a ogni possibilità di sviluppo, perdendo il ruolo di città capace di interpretare il progresso e retrocedendo rispetto alle posizioni di prestigio che le valsero il titolo di culla del Rinascimento.
Firenze limita sempre di più lo sviluppo delle vie di accesso alla città e non adegua la viabilità extraurbana alle sue reali necessità. Questa mattina ho letto della proposta di rendere gratuito il transito autostradale intorno a Firenze: un chiaro segno che fino a oggi non si è provveduto a creare la viabilità necessaria per liberare la città dal traffico sulle strade secondarie, ormai inadeguate.
Prima Matteo Renzi, oggi Sara Funaro, hanno avviato la realizzazione delle tramvie, ma senza risolvere nulla: il traffico è ulteriormente peggiorato, rendendo impossibile transitare da e per Firenze o raggiungere facilmente qualsiasi punto della città.
Visto che Eugenio Giani è stato riconfermato presidente della Toscana per altri cinque anni, è tempo di cambiare la guida dell’Area Metropolitana Fiorentina e adottare finalmente le scelte necessarie a rendere Firenze e il Mugello vivibili, avviando l’interconnessione della Faentina con l’Alta Velocità.


