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Lo scultore borghigiano Lukolic dona un'opera a Papa Francesco

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Lo scultore borghigiano Lukolic dona un'opera a Papa Francesco Lo scultore borghigiano Lukolic dona un'opera a Papa Francesco © n.c.
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Era una splendida mattina lo scorso mercoledi 7 maggio 2014 a Roma in occasione della tradizionale udienza generale in San Pietro di Papa Francesco, davanti a migliaia e migliaia di persone. Fra queste, insieme alla gentile moglie, c’era anche lo scultore mugellano Prof. Marco Lukolic in trepida attesa di consegnare al Pontefice una sua creazione, una scultura lignea (terracotta su basamento di ulivo), rappresentante la figura di San Pietro con le “chiavi” della Chiesa. Tutto iniziò alcuni mesi indietro, quando Marco, noto, bravo stimato artista, parlando con alcuni amici aveva espresso il desiderio di far dono, nel tempo, al Santo Padre di una sua opera affinchè restasse per sempre testimonianza nel luogo storico che Marco, orgogliosamente credente, aveva sempre agognato. Partì da Borgo una lettera alla Prefettura della Casa Pontificia e la risposta, addirittura del Prefetto S. E. Monsignor Georg Ganswein, già Segretario particolare di Papa Benedetto XVI°, non si fece attendere; infatti dopo pochi giorni arrivò la risposta: mercoledì 7 maggio 2014, lo scultore mugellano era invitato con i familiari per consegnare l’opera al Santo Padre. E così avvenne, con pieno giubilo ed altrettanta gioia di questo amabile personaggio e non per ultimo per gli amici borghigiani, Certo per Lukolic, di cui ci onora l'amicizia, deve essere stata una grande emozione: lui autentico “cristiano”, senza se e senza ma. Che in gioventù, quando abitava in Jugoslavia (sua terra natia) subì tante di quelle angherie per la sua profonda fede in Cristo. Prima di scappare e rifugiarsi in terra italiana, dove ha vissuto, formandosi una numerosa famiglia (quattro figli, padre e nonno felice), docente di Arte per 40 anni a Firenze. Senza andare troppo a ritroso nel tempo, vogliamo brevemente ricordare che in questo inizio del terzo millennio lo scultore, oltre ad alcune mostre personali in luoghi di prestigio, è stato insignito di due alti riconoscimenti per la sua lunga attività artistica; il “Fiorino d’Oro” nella XIX edizione (2001) del “Premio Firenze”, premiato in Palazzo Vecchio nel Salone dei ‘500 e il Premio ”Beato Angelico“ (2007) a Vicchio di Mugello, premio che ha visto premiati personaggi come Antonio Paolucci ed artisti come Giuliano Vangi, tanto per citare due nomi illustri. “Alla mia età (ho 74 anni) ci disse nel 2001 a Firenze, un premio del genere, dopo tanti lavori fatti, è una notevole soddisfazione; non solo: ottenere questo riconoscimento dalla città di Firenze per me è un grande onore”, e così si espresse quando altrettanto soddisfatto stringeva la scultura del premio che gli fu consegnato dall’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” a Vicchio di Mugello. Se è rimasto soddisfatto per questi due riconoscimenti, siamo certi che il buon Marco sarà rimasto doppiamente felice e soddisfatto quando consegnò il suo “San Pietro” al segretario particolare vicino a Papa Francesco. Auguri a Marco e e un grazie agli amici che gli hanno aperto la strada verso Roma.   Lo scultore Prof. Marco Lukolic con la moglie in attesa di consegnare la sua opera a Papa Francesco. Il momento della consegna della scultura a Papa Francesco; la risoluzione dell’immagine non è delle migliori, ma la testimonianza è pur sempre significativa.

 

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