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Matilde Capecchi, 11 anni, racconta la sua avventura a Stromboli

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Il contributo scritto dalla giovane Matilde per OK!Mugello, chissà che non sia il primo passo di una carriera giornalistica: Borgo San Lorenzo 17/7/2019 Io e i miei genitori avevamo deciso di fare una vacanza a Stromboli. Dopo essere arrivati siamo andati a prenotare un percorso con il gommone per arrivare alla Sciara ovvero il punto in cui si affacciano i crateri del vulcano e si potevano vedere delle piccole eruzioni. il giorno seguente abbiamo deciso di andare a fare un giro a Panarea per visitare il paesaggio, mentre stavamo ritornando abbiamo visto una grande nuvola di fumo nero che pian piano si espandeva e che oscurava il sole allora io mi sono strinta forte alla mamma dicendogli che avevo molta paura perché non mi era mai capitata una cosa simile, dopo ho guardato il babbo ed era tranquillo quindi a quel punto mi sono tranquillizzata anche io. Il proprietario del gommone ci ha fatto scendere al porto urlando che dovevamo salire alla chiesa perché era il punto più alto di Stromboli perché si poteva verificare una grossa onda. Dopo un po’ci hanno detto che il rischio di maremoto non c'era più, allora io ho abbracciato forte la mamma e lei ho detto che eravamo salvi. Nel frattempo che noi stavamo tornando in albergo, si vedevano gli aerei canadair che spengevano il fuoco; perché la lava aveva incendiato tutta la vegetazione attorno al vulcano. Per fortuna noi eravamo dalla parte opposta dei crateri e, il peggio era accaduto a Ginostra dove avevano fatto evacuare il posto. Infine siamo ripartiti felici di avere fatto una bella vacanza. Durante questa esperienza ho visto quanto è forte la natura e alla fine abbiamo fatto una vacanza avventurosa. Matilde Capecchi  

 

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