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Memorie di Moscheta. Le transumanze

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Quando arrivava l'inverno non c'era altra soluzione per i pecorai di Moscheta che spostarsi più a sud, verso climi 13miti. All'inizio dell'autunno partivano verso la Maremma dove avevano parenti o un posto dove alloggiare durante l'inverno e tornare, poi, in primavera dalla famiglia. Il viaggio durava sette giorni e greggi di 500, anche 700, pecore attraversavano Firenze per giungere fino al confine con il Lazio.

Le memorie degli abitanti di Moscheta. Storie e aneddoti della vita sulle montagne mugellane raccontati da chi vi ha abitato. Un progetto realizzato dal Museo del Paesaggio Storico e dell’Appennino per riscoprire realtà poco conosciute ma non lontane nello spazio e nel tempo. Un reperto storico, a nostro avviso, che merita di essere promosso e che con molto piacere rilanciamo per non perdere testimonianze umane e ambientali preziose.

Nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, tra Firenze, Imola e Bologna, a 600 metri di quota e immersa in boschi secolari di castagni, querce e faggi, sorge l’antica Badia vallombrosana di Moscheta, fondata nel 1034 da San Giovanni Gualberto ed ora di proprietà della regione Toscana.
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