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Mostro di Firenze - Archiviazione con tanti dubbi e lacune nelle motivazioni

La mancanza di approfondimenti su depistaggi e prove chiave solleva perplessità. Rimangono in sospeso le dichiarazioni di testimoni e nuove scoperte

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Nonostante le perizie dei Ris e quella del perito del Pm Minervini, non sono state fatti sufficienti approfondimenti  sull'ipotesi di depistaggio del proiettile presumibilmente contraffatto, secondo il perito. Nessuno dei presenti alla maxiperquisizione dell'orto di Pacciani è mai stato sentito sul punto del ritrovamento dagli inquirenti. L'indagine archiviata, ha trascurato anche altri elementi importanti quali i due avvistamenti in ben due luoghi del crimine. Un auto sportiva bicolore, identica a quella di Giampiero Vigilanti.

Lui stesso ammise di esser passato in quel di Travalle di Calenzano, luogo del delitto dell'ottobre 1981, ma il suo racconto non poteva essere utilizzato in quanto raccontato in qualità di persona informata sui fatti. Sempre a Calenzano fu rinvenuta l'impronta di una stivale militare, su cui non si son svolti gli opportuni accertamenti all'epoca, ma di recente è stata svolta, ma non si conoscono i risultati. Da ricerche svolte da consulenti della parte civile, risulterebbe un impronta di uno stivale dell esercito francese. A Vicchio invece, in un articolo scritto all'epoca(10.8.84) da Umberto Cecchi, che fu io a ritrovare è a consegnare al legale Vieri Adriani, un altra persona parla di un auto sportiva bicolore con una persona vicino.

Da sottolineare che i luoghi erano molto vicini all'abitazione di Vigilanti e a quello della madre a Caselle. Ultimo, ma non per importanza è la testimonianza di Anna Maria Mazzarri (ex suor Elisabetta) la quale affermava e continua ad affermare in tv, nella trasmissione "far west" di Rai tre, che nei primi anni 90, un uomo gli confessò di sapere chi era il mostro. L'ex suora, guida spirituale di Pacciani, non è mai stata sentita dalla P.g.

Come non è mai stato risentito il teste M.D.B. in ordine alle sue rivelazioni  del 1981 e 1982 un individuo visto più volte in zone frequentate da coppiette". Insomma una archiviazione piuttosto frettolosa e soprattutto con un rigetto alla richiesta di riapertura, che lascia molti dubbi sui legami di certi personaggi.

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Commenti 2
  • hannovintosenzapagare

    Quando la comparazione tra i DNA in possesso degli inquirenti con quelli che attualmente si possono ricavare considerando l'avvenuta riesumazione di Francesco Vinci e l'attenzione sul rossiccio ddl Mugello? Quando si dice che i DNA non coincidono con quelli degli indagati ma siete sicuri che hanno comparato i DNA anche con quelli di Calamandrei, Giulio Zucconi e Narducci?? Ma in tutti questi anni sono almeno riusciti ad escludere Vigilanti, Salvatore Vinci e Francesco Vinci oltre che Pacciani, Vanni e Lotti...?? Sembra evidente che non si e' mai voluto scoprire la verita', ancora oggi qualcuno sa che se si avesse il match DNA con Giulio Zucconi/Calamandrei/Rosso del Migello/Narducci allora si capirebbe che dietro tali delitti rituali c'e' molto di piu' di un serial killer solitario.....e la reputazione di un tranquillissimo e insospettabile defunto importante vacillerebbe...Pier.Vign....

    rispondi a hannovintosenzapagare
    mar 29 ottobre 21:02
  • exlibris

    Me lo vedo bene il 'rosso del Mugello' a portarsi in groppa Natalino, na solida certezza questa sì. Altro che menarla con l'ambigua cal22 sparita in Toscana come se quella sparita a Villacidro non avesse gli stessi, ed anche più, odorini indiziari. Comunque decisamente astuto sto 'rosso': si fa avvistare un pò qua ed un pò là ma va avanti a colpire lo stesso, come continua a colpire lo stesso quando qualche nome finisce dietro le sbarre, MA: smette subito appena dietro le sbarre finisce uno (che conosceva direttamente la Locci/uccisa e la Meoni/uccisa e la Steri/omissis) che per il Venerdì di Scopeti fornisce un alibi dichiaratamente falso come le intercettazioni telefoniche dimostrano.

    rispondi a exlibris
    sab 26 ottobre 01:31