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Nanessere: il mondo visto dal basso verso l'alto

Grazie allo sguardo impariamo a leggere anche la “minoranza”, il “diverso” come un elemento positivo per l’esistenza dell’intera c

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Nanessere: il mondo visto dal basso verso l'alto Nanessere: il mondo visto dal basso verso l'alto
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Da circa 15 anni Saverio Zeni gestisce il sito web di Aisac.it e da allora conosce Marco Sessa e parte delle sue sfumature. Sessa non è solo un bravo scrittore, che prende per mano il lettore e lo immerge nella comprensione dell'acondroplasia (ovvero il nanismo), ma è una persona capace di superare ostacoli che ai più temerari potrebbero sembrare impossibili. 

Attraverso vicende autobiografiche e riflessioni sulla visione e sul rapporto con l’altro, Sessa conduce i lettori in un viaggio che parte dalla Milano degli anni Settanta (dove famiglia e scuola rendono normale la condizione di Acondroplasia grazie a ingegnosi espedienti di tipo pratico), passa per un avventuroso viaggio di cura nell’Unione Sovietica degli anni Ottanta e tocca sperduti paesini dell’Appenino Tosco-Emiliano, dove è possibile sperimentare differenti stili di vita. Tra sfide ai propri limiti attraverso il Taekwondo, storie di amicizie decennali e riflessioni sul volontariato, al lettore è offerto non solo uno sguardo dall’interno sull’Acondroplasia e la percezione della disabilità e della malattia, ma anche una intelligente riflessione sulla formazione dell’identità personale e il rapporto con la società da cui tutti — e i più giovani soprattutto — possono trarre ispirazione.

Grazie allo sguardo impariamo a leggere anche la “minoranza”, il “diverso” come un elemento positivo per l’esistenza dell’intera comunità. Quello che oggi ci fa paura, visto da un’altra prospettiva, diventa una risorsa per il domani.

Nanessere edito da Corsiero Editore

collana: fragilità - anno: 2022 - pagine: 184
formato: 12,5×16,5cm - ISBN: 978-88-32116-98-4

Marco Sessa (Milano, 1967) dal 1987 si occupa dei diritti delle persone con disabilità, attività che ha affiancato prima al suo lavoro di project manager e, dal 2010, a quello di funzionario pubblico. Dal 2009 è presidente di AISAC, Associazione per l’Informazione e lo Studio dell’Acondroplasia, attraverso la quale porta avanti iniziative e progetti sulla fragilità e sul valore delle singole identità. 

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