Mayer - Foto di repertorio © Fotocronache Germogli
La Guardia di Finanza di Firenze ha promosso un’iniziativa ad alto valore sociale presso l’Ospedale Pediatrico Fiorentino Meyer, trasformando la vicinanza istituzionale in un gesto concreto rivolto ai bambini ricoverati e alle loro famiglie. L’iniziativa si inserisce in una visione moderna del ruolo del Corpo, nella quale alla tutela della legalità economico-finanziaria si affianca un’attenzione costante verso le persone, in particolare quelle che vivono condizioni di maggiore fragilità.
Nel corso dell’incontro, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, generale di brigata Enrico Blandini, accompagnato da una delegazione delle Fiamme Gialle, ha visitato i reparti dell’ospedale, incontrando i piccoli pazienti in un clima improntato all’ascolto, alla partecipazione e alla relazione diretta. La delegazione è stata accolta dal Direttore Generale dell’Ospedale Meyer, Paolo Morello Marchese, in un momento che ha superato la dimensione formale per assumere un significato umano e simbolico profondo.
Durante la visita sono stati distribuiti giocattoli e il fumetto di “Finzy”, mascotte della Guardia di Finanza, strumenti pensati per comunicare con i bambini attraverso un linguaggio semplice e immediato. Gesti apparentemente piccoli, ma capaci di alleggerire il peso della degenza ospedaliera, restituendo spazi di normalità, sorriso e immaginazione ai giovani degenti. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente è stata la presenza delle unità cinofile del Corpo, protagoniste di una dimostrazione operativa delle attività antidroga, adattata a un contesto educativo e ludico che ha suscitato curiosità ed entusiasmo.
L’iniziativa si colloca all’interno di una concezione più ampia della Guardia di Finanza come presidio avanzato dello Stato, impegnato non solo nel contrasto all’illegalità, ma anche nella costruzione di un rapporto di fiducia con la collettività. La vicinanza ai più piccoli assume in questo senso un valore strategico, rappresentando un investimento culturale e sociale sul futuro, fondato sull’esempio e sulla prossimità.
La giornata al Meyer ha restituito l’immagine di un’Istituzione profondamente radicata nel territorio fiorentino, capace di coniugare rigore professionale e sensibilità umana, confermando la centralità della persona come riferimento ultimo dell’azione pubblica.


