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Opere d’arte a lume di candela un grande successo

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Opere d’arte a lume di candela un grande successo Opere d’arte a lume di candela un grande successo © n.c.
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Prima di recensire questo significativo evento all’interno della Pieve di San Lorenzo e successivamente ai piedi  dell’imponente torre romanica lombarda (non longobarda, fu una metafora di don Lino Chini nell’800), fra le tantissime persone presenti  molti provenivano da altri paesi (abbiamo salutato tanti amici di San Piero a Sieve, Scarperia, Vicchio, Dicomano, Marradi, Vaglia e borghigiani residenti a Firenze), segno eloquente di come sia stato accolto questo evento storico-culturale-artistico, organizzato dall’assessorato alla Cultura dei Comuni Montani del Mugello, dall’Associazione S.T.A.R.E. (Storia,Territorio, Arte, Architettura, Ricerca, Eventi, Editoria), e non per ultimo, anzi per primo, l’apertura straordinaria della splendida Pieve di San Lorenzo, grazie alla solerzia del Pievano don Maurizio Tagliaferri (siamo molto dispiaciuti della sua partenza e non è piaggeria la nostra), il tutto celebrato in occasione del 750° Anniversario della nascita di Giotto.

La cronaca ci racconta che tutti i convenuti sono stati accolti nel portale laterale della Pieve per una logistica visiva e una volta dotati di una candela, per osservare le opere d’arte all’interno della pieve come la vedevano e la osservano i nostri nonni cento anni orsono, quando dopo aver acceso un lumino avevano la profonda fede di recitare una preghiera davanti ad una Madonna che non sapevano certo chi l’aveva realizzata; era la Madonna e basta. Dunque i partecipanti a questa parentesi culturale (a pochi giorni dall’altro evento con l’inaugurazione della nuova illuminazione della Pieve), suddivisi in tre numerosi gruppi sono stati accolti da tre docenti e storici dell’arte facenti parte dell’Associazione S.T.A.R.E. (dott. Marco Pinelli, dott.ssa Elisa Marianini e dott.ssa Sara Fabbri), i quali con il loro sapere, la loro eloquenza e la facile parola, hanno preso per mano tutti i partecipanti (sembrava di essere in un grande campo illuminato da tante lucciole), soffermandosi davanti all’opere d’arte, che conosciamo profondamente avendo scritto un libro sulla Pieve con Giuseppe Panchetti nel 1999 (ma la conoscenza non è mai troppa), spiegando loro con meticolosità e competenza la parte storica, artistica e biografica dell’autore.

Naturalmente la parte del leone l’ha fatta la “Madonnina” di Giotto e non poteva esser diversamente. Complimenti a tutti loro. Una volta usciti dalla Pieve, i partecipanti si sono accomodati in via Cocchi e nello spazio antistante la torre campanaria,  per seguire un concerto per pianoforte e voce, degli artisti Pape Gurioli e Federica Balucani, che hanno presentato “Cult Memo Random” un connubio antitetico per pianoforte e voce soprano. Eclettico e bravissimo il pianista Pape Gurioli, marradese doc (aveva al seguito un gruppo di suoi fans), che ha dato una dimostrazione alla tastiera di come l’arte musicale può raggiungere alti livelli, con accanto una giovane e splendida soprano (davvero molto graziosa), Federica Balucani, la quale con la sua voce calda ed accattivante, ha eseguito diversi brani  di origini sud americane, spagnole, italiane, ma in modo particolare alcune chanson francesi, conosciutissime ed amate di un preciso periodo (vedi Aznavour, Edith Piaf, Trenet, Juliette Greco, etc, etc), superandosi quando ha eseguito mirabilmente la suggestiva “ Ne me Quitte Pas”  di Jacques Brel.

Grandi e scroscianti applausi per questi due musicisti che hanno brillato, nel già brillante cielo stellato mugellano. Un brindisi finale ha concluso una splendida giornata borghigiana in particolare e mugellana in generale. Come tradizione ecco alcune immagini di Paolo Marini e dello scrivente di queste note.

(Foto Paolo Marini e Aldo Giovannini)

 

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Commenti 6
  • carlo

    Mi spiace che vada via don Tagliaferri. Brava persona e ottimo sacerdote

    rispondi a carlo
    sab 5 agosto 2017 04:17
  • Giuseppe

    Tre parole: bello,bello,bello. Complimenti ad Aldo per questa perfetta recensione.

    rispondi a Giuseppe
    sab 5 agosto 2017 02:52
  • Teresa

    Molto bello, ero presente con la mia famiglia. Grazie di questo evento

    rispondi a Teresa
    sab 5 agosto 2017 01:09
  • PAOLA

    SERATA INDIMENTICABILE, PER L'OPERE D'ARTE E PER IL CONCERTO IN UN LUOGO MERAVIGLIOSO

    rispondi a PAOLA
    sab 5 agosto 2017 12:25
  • ALDO GIOVANNINI

    Grazie cara Elisa della tua anmansi storica sulla nostra splendida Pieve. Fu una bella serata. Da ricordare.

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    sab 5 agosto 2017 11:28
  • Elisa

    Grazie Aldo per la tua recensione e presenza. Riguardo al campanile anche io ritengo che sia di epoca romanica con influssi lombardi ma la certezza non l'abbiamo, altri insigni studiosi hanno ipotizzato edificazioni precedenti, come anche il Brocchi....e che la pieve sia stata rimaneggiata pi volte nei secoli evidente da moltissime tracce. La data del 1263 sul campanile certa ma potrebbe riferirsi ad un restauro piuttosto che ad una data di edificazione ex novo. Tutta la pieve ha tante storie da raccontare e questo senso di mistero riguardo alla sua origine la rende ancor pi affascinante. Grazie ancora a te e a Paolo Marini per le foto.

    rispondi a Elisa
    sab 5 agosto 2017 10:24