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Pnrr, l'Europa esclude lo stadio di Firenze

Lo stadio di Firenze escluso insieme a quello di Venezia. La notizia è giunta poco fa.

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Lo stadio Franchi Lo stadio Franchi © per gentile concessione di Jacopo Bianchi
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"Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr.
I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell’ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane".

Così in una nota giunta nel pomeriggio il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

Leggiamo sul Corriere Economia che Bruxelles aveva già avanzato riserve sul fatto che i due progetti potessero rientrare nel "perimetro" normativo del Pnrr.
"Il governo - ricorda Fitto - il 4 aprile ha convocato i sindaci delle città metropolitane di Venezia e Firenze, al fine di acquisire ogni elemento utile per superare le criticità segnalate. Elementi poi trasmessi alla Commissione e oggetto di due ulteriori incontri tecnici. Ieri sera i servizi della Commissione europea, pur apprezzando lo sforzo del governo, hanno confermato l’ineleggibilità degli interventi dello Stadio di Firenze e del Bosco dello Sport di Venezia".

La Commissione ha richiesto poi al governo di adottare gli atti necessari alla formalizzazione di quanto comunicato, per finalizzare la positiva verifica di tutti gli obiettivi al 31 dicembre 2022, necessari allo sblocco della terza rata da 19 miliardi di euro. Il governo nei prossimi giorni "verificherà e attiverà ogni azione necessaria per assicurare il tempestivo sblocco della rata", assicura il ministro.

Il piano prevedeva di finanziare i due progetti con 55 milioni di fondi europei su 200 (Firenze) e 93 su 300 (Venezia).
Ma già da tempo si era capito che il restyling dei due impianti sarebbe stato una sorta di "moneta di scambio" tra Roma e Bruxelles per rendere più agevole lo sblocco della terza rata da 19 miliardi di fondi del Pnrr.

La Ue ha obiettato che entrambi i progetti non potessero essere definiti "riqualificazione urbana". Firenze aveva chiesto di ristrutturare il vecchio stadio Artemio Franchi (che è vincolato anche come bene architettonico), rinnovando nel contempo l’intera area di Campo di Marte.

Non a caso, tra i primi a far sentire la sua voce contro la decisione Ue è il sindaco di Firenze Dario Nardella: "Per la città è un danno grave e ingiusto, perdiamo 55 milioni di fondi. A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo".

 

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