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Poca chiarezza dei divieti di sosta e la colpa è del cittadino che comunque, deve pagare.

Un caso emblematico. La segnalazione di una nostra lettrice

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Il cartello Il cartello © NN
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Alla non chiarezza della comunicazione dell'Amministrazione pubblica, anche se giuridicamente ineccepibile, non c'è molta voglia di entrare in empatia con il cittadino. Ci si limita al minimo sindacale senza comprendere la situazione che si è venuta a creare non tanto per la cattiva volontà del cittadino stesso. Un caso emblematico e una segnalazione di una nostra lettrice che la dice lunga su come, alcune volte, l'ascolto è un buon metodo per avvicinare il cittadino alle Istituzioni. Il cittadino spesso oberato di tasse, deve pure sottostare ad una non chiarezza delle stesse. Chi paga e mantiene il pubblico, occorre ricordare, sono gli stessi cittadini che avrebbero diritto di capire di più. A seguire la lettera arrivata in redazione:

Volevo condividere un episodio accadutomi questa mattina giovedì 22 Febbraio a Borgo san Lorenzo. Da qualche tempo sono residente e domiciliata a Vicchio di Mugello ma ho praticamente sempre vissuto a Borgo San Lorenzo che quindi conosco molto bene e presso il quale mi reco quasi quotidianamente. Stamani ho parcheggiato l'auto in via Fiume nel tratto che va da Piazza Dante verso via Don L. Sturzo come tante volte ho fatto. Quando sono andata a riprendere l'auto ho trovato una spiacevole sorpresa e cioè una multa per divieto di sosta, multa apposta anche a tutte le altre auto lì parcheggiate.

Sono rimasta veramente stupita e quindi sono andata a cercare il cartello che segnalasse il divieto di sosta permanente ed ho trovato solo il cartello, di cui allego la foto, che sotto i simboli di divieto di accesso e divieto di sosta, recitava "MARTEDI' E GIORNI DI MERCATO DALLE ORE 5.00 ALLE ORE 16". Decido quindi di andare al Comando della Polizia Municipale per chiedere spiegazioni. Mi è stato risposto che il divieto di sosta permanente era espresso dal cartello più piccolo rotondo apposto SOPRA il cartello per scritto i giorni e gli orari di divieto di sosta...

Onestamente sono rimasta un po' allibita, anche un po dalla ulteriore spiegazione" è cambiata la viabilità". Alla mia sommessa protesta sono stata gentilmente invitata a fare ricorso. Sono una persona anziana ed educata per cui ho salutato e me ne sono andata. Dopo averci pensato un pò ed aver cercato di capire se io non avessi, per mia colpa ed ignoranza, saputo interpretare il cartello (sottoponendo la foto da me scattata a diversi amici e conoscenti che l'hanno capito come me) ho deciso di fare ricorso, come mi era stato suggerito e scopro che lo potrò fare solo dopo aver ricevuto la notifica del verbale di violazione perche' quello che ho trovato al vetro dell'auto non posso farlo.

E vabbè aspetterò la notifica ma, nel frattempo , continuo a pensare che quel cartello non è affatto chiaro e che induce ad un errore sanzionabile con la mulrta. Non aggiungo altro solo esorto tutti a fare molta attenzione a decodificare i cartelli segnaletici. 

Lettera firmata

 

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