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La polemica: il Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole ha deciso di rinominare il Natale per eliminare il suo riferimento cristiano

Non ci sta la consigliera Alessandra Gallego.

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Alessandra Gallego Alessandra Gallego © Consigliera metropolitana di Fratelli d'Italia
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La consigliera metropolitana di Fratelli d'Italia, Alessandra Gallego, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla decisione del Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole (EUI) di rinominare l'ex festa di Natale per eliminare il suo riferimento cristiano.

L'annuncio dell'intenzione di rimuovere il riferimento cristiano dalla celebrazione del Natale da parte di un istituto accademico ha suscitato sconcerto. A seguire le dichiarazioni della consigliera:

 

"Apprendo dall'agenzia SIR, che il Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole (EUI) abbia deciso di rinominare l'ex festa di Natale per eliminare il suo riferimento cristiano.
È sconcertante che un istituto accademico decida di rimuovere il riferimento cristiano dalla celebrazione del Natale, considerando che questa istituzione ha la propria sede nella "badia fiesolana",
un luogo dove nel passato sorgeva l'oratorio dedicato ai santi Pietro e Romolo (patrono di Fiesole).
Questa decisione sembra completamente fuori luogo e dimostra una mancanza di rispetto per le tradizioni italiane e per il significato profondo che il Natale ha per tantissime persone. La decisione del Presidente dell'Istituto universitario europeo, qualora fosse confermata, dimostra una deriva verso l'omologazione politicamente corretta, sacrificando le tradizioni e le identità nazionali in nome di un'uguaglianza etnica che non tiene conto dell'importanza delle diverse culture e religioni che compongono il nostro Paese.
Il Natale
- prosegue la consigliera Gallego -, come festività cristiana, rappresenta un momento di grande gioia e di riflessione per milioni di persone in tutto il mondo.
È un momento in cui si celebra la nascita di Gesù Cristo e si riconosce l'importanza dei valori come l'amore, la pace e la generosità. Annullare queste tradizioni e sottrarre il Natale dalla sua autentica essenza religiosa significa svilire il suo significato profondo e minare le radici culturali della nostra società.

Chiedo con fermezza al Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole di rivedere questa decisione, in quanto essa rappresenta un negare la stessa storia della "badia fiesolana" in cui ha sede, un luogo che storicamente rimanda all'abbazia.
È necessario difendere le tradizioni italiane, il significato autentico del Natale e la libertà di espressione religiosa che appartengono alla nostra identità collettiva.

Invito inoltre tutte le istituzioni e le persone di buon senso a opporsi a tali decisioni che minano il nostro patrimonio culturale e religioso.
Il Natale è una festività che rappresenta la nostra storia e il nostro legame con il cristianesimo, e non può essere manipolato o annullato solo per non disturbare qualcuno,
"

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