Vigili del fuoco sommozzatori © Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
La scorsa notte (4 marzo 2020) i Carabinieri della Stazione di Rufina hanno tratto in arresto un 20enne di origine albanese, incensurato, per furto in abitazione in concorso, resistenza e lesioni a Pubblico ufficiale.
Nella serata di ieri, poco dopo le 20, una pattuglia dei Carabinieri di Rufina intercetta due giovani a piedi che stanno per riprendere l’auto lasciata parcheggiata nei pressi della stazione ma i due, per sottrarsi al controllo, scappano in direzioni diverse. Subito parte dunque la ricerca sul territorio che coinvolge altre 3 squadre della Compagnia di Pontassieve che, dopo circa un’ora, avvistano uno dei fuggitivi alla stazione ferroviaria di Pontassieve, dove era presumibilmente giunto percorrendo i binari. Prova nuovamente a sfuggire lungo i binari finché non viene accerchiato in viale Diaz dove si lancia nel fiume, pochi metri prima della confluenza in Arno, sparendo dopo pochi istanti alla vista dei militari. Vengono subito avviate le operazioni di soccorso con l’intervento dei Vigili del Fuoco che però non hanno dato esito.
Nel frattempo una pattuglia intravede sul sovrastante viadotto l’altro fuggitivo, che aveva percorso un itinerario differente per giungere però anche lui a Pontassieve e dopo una breve colluttazione lo immobilizzano. Le successive perquisizioni (personale, veicolare e domiciliare) , estese anche alla camera di un albergo occupata dal ragazzo a Firenze, consentono di rinvenire: indosso un anello ed una catenina asportate nel tardo pomeriggio da un’abitazione di Montebonello; nella stanza portafogli, occhiali griffati ed alcuni orologi, due dei quali subito ricondotti ad un furto avvenuto sempre a Rufina la sera del 29 febbraio; nella macchina numerose paia di guanti in lattice, evidentemente usati durante il compimento dei reati per non lasciare impronte. Per l’arrestato, ristretto nella camera di sicurezza della Compagnia di Pontassieve, scatta così anche la denuncia in stato di libertà per ricettazione e, stamattina (5 marzo 2020), verrà celebrato il rito direttissimo.
Intanto proseguono le ricerche dell’altro fuggitivo, con l’impiego anche dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Firenze nonché le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Pontassieve per risalire alla provenienza degli altri oggetti sequestrati: i primi riscontri acquisiti lasciano pensare che i due facessero parte di una banda che aveva colpito già in zona lo scorso fine settimana (28 febbraio - 1 marzo).


