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Ponte sullo Stretto, i dubbi di un lettore: “Meglio investire su strade, ferrovie e acqua in Sicilia”

Un lettore esprime perplessità sull’opera, sottolineando le priorità infrastrutturali e idriche del territorio.

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ponte sullo stretto ponte sullo stretto © nc
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Il dibattito sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, rilanciato con forza dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, continua a suscitare opinioni contrastanti. Tra entusiasmo e perplessità, un nostro lettore, Giovanni, ha voluto condividere alcune riflessioni. Il lettore premette di non essere contrario “alle grandi opere in Italia”, ma solleva dubbi sulla scelta di destinare ingenti risorse economiche alla costruzione di un’infrastruttura che, pur progettata per resistere a forti eventi sismici, presenta secondo lui un limite prioritario: l’uso dei fondi.

“Prima strade e ferrovie, poi il Ponte”

Nella sua lettera, il lettore sottolinea come i collegamenti interni della Sicilia e della Calabria risultino ancora inadeguati:

“Un regionale da Messina a Siracusa, circa 125 chilometri, impiega ancora tre ore e mezza. Forse sarebbe stato più utile destinare quei fondi all’ammodernamento di strade e ferrovie, che restano a livello da terzo mondo”.

Il nodo dell’acqua a Messina

Oltre ai trasporti, Giovanni richiama l’attenzione su un problema storico e ancora oggi irrisolto: la scarsità idrica a Messina e in altre zone della Sicilia. Ricorda un episodio del 1962, quando da militare era costretto insieme ad altri commilitoni a riempire un fusto di 200 litri lasciando scorrere un rubinetto tutta la notte. Secondo quanto riferito, la situazione non sarebbe cambiata molto:

“Alcuni amici mi dicono che l’acqua continua a mancare a tutte le ore, non solo a causa della crisi climatica ma anche per infrastrutture idriche obsolete e interessi privati”.

Un appello al governo

La riflessione del lettore si conclude con un invito alle istituzioni a riconsiderare le priorità: prima investimenti mirati su trasporti e acqua, poi eventualmente il Ponte sullo Stretto. Un’opinione che si inserisce in un dibattito ancora aperto, dove entusiasmo politico e dubbi civici continuano a confrontarsi.

 

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Commenti 2
  • Paolo

    il lettore ha una grandissima opportunità... siamo in democrazia, quindi può cercare il consenso nel Paese, farsi eleggere con una maggioranza in parlamento e proporre tutte le alternative a quanto sta facendo l'attuale governo. In caso contrario, si tratta una delle tante opinioni di noi italiani che sappiamo ben trasformarci in CT, virologi, geologi, e meteorologi in base alle necessità

    rispondi a Paolo
    lun 25 agosto 16:18
  • Ugo natalino

    Meglio e indispensabile eliminare gli sprechi e e ruberie che in Sicilia con Parlamento e "leggi" vanno alla grande

    rispondi a Ugo natalino
    ven 22 agosto 09:33