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Presentata la nuova guida sull'oratorio di Sant'Omobono

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Presentata la nuova guida sull'oratorio di Sant'Omobono Presentata la nuova guida sull'oratorio di Sant'Omobono © n.c.
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E’ stata una significativa e importante serata storico-culturale-musicale, quella organizzata sabato scorso (13 novembre 2010), dall’unità parrocchiale di Borgo San Lorenzo, all’interno del bellissimo Oratorio di Sant’Omobono (una sinfonia “chiniana” in tutti i sensi), per la presentazione della Guida illustrata dello stesso Oratorio, curata da Giuseppe Panchetti, con la presentazione del pievano don Maurizio Tagliaferri e con la parte iconografica e fotografica curata dallo scrivente di queste note.

La presenza del Prof. Giovanni Borsella, già Docente dell’Università di Milano di Storia della Cultura e dell’arte Tedesca, nonché esperto per la Cattedrale di Cremona di Storia medievale e biografo ufficiale di Tucenghi Omobono, il primo Santo laico della Chiesa Universale e sepolto proprio all’interno della stessa Cattedrale di Cremona, è stata storicamente importante, poiché il docente cremonese (ama definirsi concittadino di Omobono Tucencghi), ha catturato l’attenzione del pubblico presente con una relazione talmente bella, profonda, loquace, intensa, precisa, insomma la classica conferenza che tutti avrebbero ascoltato molto al di là del tempo fissato; davvero un intervento di grande livello culturale e gli applausi scroscianti ne sono stati la vera testimonianza. Tornando alla cerimonia, dopo il saluto del piovano don Maurizio Tagliaferri, la relazione artistica della dott.ssa Elisa Marianini Barletti, letta dallo scrivente di queste note (era presente anche Pierlodovico Chini, figlio del Prof. Tito, che dal 1925 fu direttore artistico delle Ceramiche Chini San Lorenzo per molti anni), l’intervento dello scrittore e autore della Guida Giuseppe Panchetti, la serata è stata impreziosita dalle note musicale del “Quintetto Amedeus” di Firenze, tutti professori d’orchestra e diplomati in Conservatorio (Sara Rapezzi, Barbara Giannelli, Daniel Canarutto, Francesco Casini, Stefano Fedrigo),che hanno intrattenuto il pubblico eseguendo alcuni brani di Haydn e di Mozart. La professionalità, la bravura e l’ottima tonalità di tutti gli strumentisti, posizionati nell’ampio presbiterio dell’Oratorio di Sant’Omobono proprio sotto la cupoletta affrescata da Pietro Paolo Colli, è stata una parentesi deliziosa, musicalmente parlando, e anche in questo caso gli applausi al termine di ogni brano sono stati intensi e sentiti. Speriamo di riascoltare al più presto nella nostra cittadina, questo preparato gruppo musicale. Prima del termine, don Tagliaferri dopo aver ricordato l’intervento per il restauro del campanile ha dato l’ordine di suonare per breve tempo (erano le 23!) la campana di Sant’Omobono. Nel silenzio assoluto la “nevosa” (così veniva denominata dai vecchi borghigiani), ha fatto riascoltare dopo 60 anni i suoi rintocchi, inondando con il suo bronzo il vecchio e caro Borgo. Davvero una bella serata di arte, storia, musica e cultura. (A.G.)

Foto 1 : Il relatore ufficiale; Prof. Giovanni Borsella, docente di storia medievale di Cremona.

Foto 2 : Il Quintetto “Amedeus” di Firenze; da sinistra, Sara Rapezzi (Flauto), Barbara Giannelli (Oboe), Daniel Cantarutto (Corno), Francesco Casini (Fagotto), Stefano Fedrigo (Clarinetto).

 

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