Nell'attesa di comprendere dal nuovo Primo Ministro incaricato cosa ne sarà del Dpcm che di fatto da quasi 4 mesi ha chiuso dalle 18.00 i ristoranti siamo stati a visitare nella zona di via Gioberti il primo locale del settore che, anticipando i tempi della politica ha applicato la prima soluzione concreta al superamento del contagio.
Siamo entrati nella pinseria (dove si mangia pinsa e non pizza avete letto bene) di Massimo e Riccardo Finocchi e abbiamo visto una lampada appesa con una staffa alla parete. A guardarla pare una di quelle che si usano in estate per le zanzare ma è tutt'altro. E' si una lampada ma mentre noi comodamente mangiamo abbiamo la certezza che lei provvede a garantire la nostra sicurezza sanitaria.
Di fatto grazie all'azione simultanea della luce Uv che emette un raggio ultravioletto che uccide virus e batteri e dell'ozono l'ambiente viene reso sterile fino al 99,9%. Basta accenderla mezz'ora prima che arrivano i cilenti e lasciarla accesa anche durate la serata (la bassa emissione di ozono non crea problemi di salute) e il gioco è fatto.
Tutto potrebbe risolversi con una lampada? Chissà se la conosce Mario Draghi questa lampada magica che rende covid free, nel frattempo la conoscono Massimo e Riccardo due ristoratori di Firenze che guardano avanti e aprono le porte ai loro clienti con la lampada di aladino del covid.
Ristoranti aperti. Se la soluzione fosse in una lampada?
Siamo stati a visitare il primo locale fiorentino che prova la rivoluzionaria lampada "salva ristoranti".
gio 4 febbraio 2021- 347